Il sogno di riportare in vita il comprensorio sciistico di Frontignano è sempre più vicino. Venerdì 10 ottobre sono stati infatti montati i pali di linea della nuova cabinovia del Canalone, un passaggio chiave nella realizzazione dell’impianto che, una volta completato, permetterà di tornare a sciare e vivere la vetta della montagna marchigiana in tutte le stagioni.
Si è trattato di un’operazione spettacolare che ha dato un forte impulso alla realizzazione della nuova cabinovia. L’elicottero ha volato in una sequenza ripetuta in tutte le rotazioni fino al completamento del montaggio dei 6 sostegni della nuova cabinovia ed al recupero di tutti i rottami. “Un’operazione molto complessa e realizzata nella massima sicurezza, a cui hanno partecipato tecnici altamente qualificati” come ha spiegato Martin Zanluchi, il responsabile del progetto della ditta Doppelmayr: “Oggi siamo riusciti a montare i sostegni più critici di questo impianto nella zona più ripida, dove non potevamo accedere con nessun mezzo di sollevamento. Abbiamo collaborato con la ditta Heli Austria, che ci ha prestato il servizio con il loro elicottero Super Puma, con il quale abbiamo trasportato, montato e fissato tutti questi sostegni. Durante i voli abbiamo anche portato via il rottame delle vecchie seggiovie che sono stati lavorati manualmente nelle settimane precedenti. I montatori sono scesi sotto le linee, a piedi, per fare meno impatto ambientale possibile. Un ringraziamento anche all’impresa Cagnini Costruzioni che sta lavorando all’impianto. Il lavoro di oggi è stato molto complesso. E’ stata un’operazione pericolosa per la quale si è avuto bisogno di un grande coordinamento. Le parti meccaniche trasportate pesano fino a 3500 kg e vengono agganciate sull’elicottero. Una volta sul punto, sotto ci sono i tecnici che devono montare questi pezzi pesanti. La giornata è riuscita perfettamente, il tempo ci è andato a favore, nonostante un po’ di vento a inizio lavori e siamo riusciti a fare tutto come da programma.” A prendere parte ai lavori di venerdi anche l’azienda RopeEXPERT.
Il progetto Frontignano – Cornaccione
La nuova cabinovia a 10 posti, denominata “Frontignano – Cornaccione”, collegherà quota 1.350 metri con i 1.909 del Cornaccione, sviluppandosi su 2.069 metri di lunghezza per un dislivello di 558 metri. Sarà composta da 49 cabine e potrà trasportare fino a 1.200 persone l’ora, con la possibilità di arrivare a 1.800. Il tempo di percorrenza previsto è di 7 minuti e 35 secondi.
Si tratta di un impianto di ultima generazione, ad ammorsamento automatico, progettato per garantire inclusività e accessibilità: potrà infatti trasportare biciclette, carrozzine e persone con disabilità, favorendo la destagionalizzazione turistica e l’utilizzo dell’area anche nei mesi estivi.
Un investimento strategico per la rinascita dei Sibillini
Il cantiere è stato inaugurato ufficialmente il 12 luglio alla presenza del Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, del Commissario alla Ricostruzione Guido Castelli, del Presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino Alessandro Gentilucci, del Sindaco di Ussita Silvia Bernardini e di numerose autorità civili e religiose.
L’investimento complessivo ammonta a circa 17 milioni di euro:
- 13,1 milioni dal PNC complementare al PNRR,
- 3,7 milioni tramite l’Ordinanza 109 del Decreto USR,
- 499 mila euro provenienti dal bilancio comunale.
Oltre alla cabinovia, il progetto comprende la riqualificazione dell’area del Canalone, la rimozione delle vecchie seggiovie “Cornaccione” e “Selvapiana” e, successivamente, quella del “Ginepro”.
“È una giornata storica per il nostro paese – ha detto Silvia Bernardini, sindaco di Ussita – Oggi l’emozione di vedere finalmente prendere forma un progetto in cui crediamo fortemente è stata indescrivibile. Un progetto a lungo termine per riportare Ussita ad essere il centro dinamico e vitale dei sui momenti migliori. Come tutti i grandi programmi, nella fase iniziale è difficile da comprendere per chi non lo conosce a fondo e forse genera molta confusione. Ma siamo convinti che recuperare le nostre montagne, liberandole di tanti impianti impattanti e nel contempo realizzando un impianto non essenzialmente legato allo sci, anzi, fruibile tutto l’anno da tutti, ci possa permettere di destagionalizzare e potrà consentire ai nostri giovani e a chi vorrà crederci, di costruirsi un futuro restando nel proprio luogo di nascita. Un ringraziamento al direttore dei lavori ing.Marco Rinaldi e tutte le ditte e le maestranze che stanno lavorando a questa opera“.
“Da dicembre 2026 torneremo a sciare sul tetto delle Marche”
“Un grande lavoro – scrive Frontignano360 sui suoi profili social– che sta riportando vita ed energia in questa montagna. Da dicembre 2026 torneremo a sciare sul tetto delle Marche e a godere della montagna tutto l’anno, in tutte le stagioni”.
Un progetto che rappresenta non solo il rilancio di Ussita e del comprensorio di Frontignano, ma anche un simbolo di resilienza e rinascita per le comunità dei Sibillini, colpite duramente dal sisma del 2016 e ora pronte a ripartire dalla loro più grande ricchezza: la montagna.



