Il sogno di riportare in vita il comprensorio sciistico di Frontignano è sempre più vicino. In questi giorni sono stati infatti montati i pali di linea della nuova cabinovia del Canalone, un passaggio chiave nella realizzazione dell’impianto che, una volta completato, permetterà di tornare a sciare e vivere la vetta della montagna marchigiana in tutte le stagioni.
“Un sogno che si realizza e sempre più vicino”, scrive il team di Frontignano360 sui social, condividendo l’avanzamento dei lavori e ringraziando tutte le realtà coinvolte tra i quali il Comune di Ussita e la ditta Doppelmayr – leader mondiale nella costruzione di impianti di risalita.
Il progetto Frontignano – Cornaccione
La nuova cabinovia a 10 posti, denominata “Frontignano – Cornaccione”, collegherà quota 1.350 metri con i 1.909 del Cornaccione, sviluppandosi su 2.069 metri di lunghezza per un dislivello di 558 metri. Sarà composta da 49 cabine e potrà trasportare fino a 1.200 persone l’ora, con la possibilità di arrivare a 1.800. Il tempo di percorrenza previsto è di 7 minuti e 35 secondi.
Si tratta di un impianto di ultima generazione, ad ammorsamento automatico, progettato per garantire inclusività e accessibilità: potrà infatti trasportare biciclette, carrozzine e persone con disabilità, favorendo la destagionalizzazione turistica e l’utilizzo dell’area anche nei mesi estivi.
Un investimento strategico per la rinascita dei Sibillini
Il cantiere è stato inaugurato ufficialmente il 12 luglio alla presenza del Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, del Commissario alla Ricostruzione Guido Castelli, del Presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino Alessandro Gentilucci, del Sindaco di Ussita Silvia Bernardini e di numerose autorità civili e religiose.
L’investimento complessivo ammonta a circa 17 milioni di euro:
- 13,1 milioni dal PNC complementare al PNRR,
- 3,7 milioni tramite l’Ordinanza 109 del Decreto USR,
- 499 mila euro provenienti dal bilancio comunale.
Oltre alla cabinovia, il progetto comprende la riqualificazione dell’area del Canalone, la rimozione delle vecchie seggiovie “Cornaccione” e “Selvapiana” e, successivamente, quella del “Ginepro”.
“Da dicembre 2026 torneremo a sciare sul tetto delle Marche”
“Un grande lavoro – scrive Frontignano360 – che sta riportando vita ed energia in questa montagna. Da dicembre 2026 torneremo a sciare sul tetto delle Marche e a godere della montagna tutto l’anno, in tutte le stagioni”.
Un progetto che rappresenta non solo il rilancio di Ussita e del comprensorio di Frontignano, ma anche un simbolo di resilienza e rinascita per le comunità dei Sibillini, colpite duramente dal sisma del 2016 e ora pronte a ripartire dalla loro più grande ricchezza: la montagna.