Registrate oltre 10 mila presenze giornaliere. Edizione sold-out, direttore artistico Serafini: “a Montelago non ci sono spettatori ma partecipanti”
Una 21esima edizione da record per il Montelago Celtic Festival. Le tende dei partecipanti hanno lasciato Taverne di Serravalle di Chienti domenica mattina, dopo quattro giorni di emozioni condivise, albe e tramonti ammirati e divertimento.
L’edizione è stata definita da molti come la più straordinaria di sempre, grazie al ricco programma in grado di attrarre un pubblico variegato e appassionato. In media sono state registrate 10.000 presenze giornaliere, con spettatori provenienti non solo da tutta Italia, ma anche da diversi paesi europei. I biglietti in prevendita sono stati esauriti rapidamente e, una volta aperti i cancelli, i pochi ticket rimasti disponibili sono stati venduti in poche ore. Un’affluenza da record che testimonia il crescente interesse per un evento che sa rinnovarsi ogni anno, mantenendo al contempo intatta la sua identità.
Musica protagonista
Il cuore pulsante è stata la musica con una line-up di artisti di calibro internazionale. Tra i momenti più memorabili, spicca l’esibizione dei Blind Guardian, storica band tedesca che ha offerto uno spettacolo travolgente, preceduto da un’intervista esclusiva con il frontman Hans Kürsch. Alan Stivell, icona della musica celtica e fonte di ispirazione per gli organizzatori, ha regalato emozioni uniche con la sua performance. Anche i Gangstagrass, al loro debutto in Italia, hanno affascinato il pubblico con il loro originale mix di hip hop e bluegrass.
L’unica data italiana della cantautrice faroese Eivør ha incantato gli spettatori con la sua voce raffinata, mentre i Wolfstone e il maestro Mark Saul hanno fatto ballare la folla accorsa al Main Stage. Da non dimenticare le esibizioni di artisti come Startijenn, Bards From Yesterday, Mortimer Mc Grave, Kanseil, Vincenzo Zitello, Symbio e Trad.Attack!, che hanno animato i cinque palchi del festival con la loro musica coinvolgente.
Cultura e Magia
La Tenda Tolkien, sempre sold-out, è stata un luogo di incontri e dibattiti guidati dalla madrina Loredana Lipperini, con ospiti come Maura Gancitano e Andrea Donaera. Al calar della notte, il cinema ha portato la sua magia, mentre il padiglione The Riddle Pit ha fatto da sfondo a entusiasmanti sessioni di giochi di ruolo.
Novità di quest’anno, la nuova arena Balfolk Stage che è stata un altro punto di attrazione, riempiendosi di balli e canzoni tradizionali. Grande partecipazione anche ai workshop, oltre 50, che hanno offerto ai partecipanti la possibilità di esplorare e affinare talenti in vari ambiti, dalle lezioni di musica e danze folk all’artigianato, dalla storia e natura all’osservazione del cielo e trekking outdoor.
Festival inclusivo e sostenibile
Montelago è un evento che coinvolge tutte le generazioni, con spazi dedicati anche ai più piccoli, come la Tenda Kids e il Family Village, confermando il carattere inclusivo e familiare del festival. La storia ventennale del festival ha visto crescere generazioni di appassionati, alcuni dei quali tornano oggi con i propri figli, creando un ponte tra passato e futuro.
Emblematico è il caso di Dan, che ha viaggiato per 500 km da Verona in sella al suo Liberty 50 per vivere ancora una volta la magia del Montelago. Ma il festival si è distinto anche per il suo impegno ecologico, premiato ancora una volta con il riconoscimento “Ecoevents” per il 2024.
Il direttore artistico Michele Serafini ha sottolineato l’importanza della partecipazione attiva del pubblico: “Uno dei segreti del Festival è non avere spettatori ma partecipanti. Chi viene a Montelago è attivo, c’è un interessante fenomeno di autogestione di chi si prende cura dell’ambiente e degli spazi che costruiamo. L’edizione 2024 ne è stata la conferma.”