Saturday 27 April, 2024
HomeAttualitàL’arte delle fioriture. Corinaldo pronto a colorarsi di lavanda

Castelluccio ed i Piani di Ragnolo ci ricordano ogni anno cosa la natura sia in grado di creare. Migliaia di turisti, nelle calde giornate di giugno arrivano alle pendici del Monte Vettore per essere rapiti dalla bellezza del colore.

I fiori sono la tempera, i campi le tele dove il pennello spontaneo della natura dipinge quadri dai mille colori. Le fioriture sono opere d’arte a cielo aperto. Spettacoli gratuiti che colorano piccole parti di mondo più o meno dalla metà di giugno alla metà di luglio.

In base al luogo, nascono fiori diversi. Nei Sibillini ad esempio fioriscono peonie, decine di specie di orchidee selvatiche, narcisi, violette, papaveri, genziane, in grado di creare una policromia unica.

Ma vi è un luogo unico nelle Marche, dove le sfumature dai mille colori lasciano il posto ad un unica cromia. Si trova a Corinaldo, piccolo borgo che da metà giugno si colora di lilla grazie al colore della lavanda.

Come un tipico paesaggio della Provenza, un lavandeto di cinque ettari si sta preparando ad accogliere visitatori da ogni dove. Non servono biglietti di ingresso, quello della natura è uno spettacolo democratico che non chiede nulla se non il suo rispetto. Per questo l’unica regola è il divieto di raccogliere le spighe o calpestare i filari.

Ad aggiungere magia alla bellezza dei filari di lavanda, ci pensano poi il linguaggio dei fiori e la loro simbologia.

La piccola spiga lilla discenderebbe infatti dal culto della dea Venere, impiegata per le sue magiche qualità nei rituali d’amore e nella creazione di potenti filtri. Secondo antiche credenze infatti, nessun uomo sarebbe in grado di resistere al suo profumo.

Al suo legame con l’Amore si unisce poi il valore del suo delicato viola. Non è propriamente un lilla, piuttosto un “color lavanda” considerato un colore “estremamente femminile” dal potere unico di favorire l’immaginazione e la concentrazione.

Per molti infine, la lavanda è portatrice di uno speciale messaggio: “il tuo ricordo è la mia unica felicità”.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio.