Monday 17 March, 2025
HomeAttualitàAlla scoperta dell’Eremo di Grottafucile, la porta aperta sulla Gola della Rossa

L’Eremo di Grottafucile, incastonato nel cuore del Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi, è una suggestiva meta per amanti del trekking e della storia. Questo antico complesso monastico, oggi in rovina, conserva ancora un fascino mistico, avvolto dalla natura che lo circonda.

Fondato probabilmente nel XII secolo, l’eremo fu abitato dai monaci eremiti seguaci di San Silvestro Guzzolini, fondatore dell’ordine dei Silvestrini. Questi religiosi scelsero la vita ascetica tra le montagne marchigiane, rifugiandosi in luoghi isolati per dedicarsi alla meditazione e alla preghiera. L’eremo si sviluppò attorno a una piccola chiesa scavata nella roccia e a celle monastiche, offrendo un rifugio sicuro lontano dalle influenze mondane. Con il passare dei secoli e l’abbandono progressivo della vita eremitica, l’edificio cadde in rovina, ma i suoi resti testimoniano ancora oggi la spiritualità e l’ingegno di chi lo abitò.

Per raggiungerlo, si possono intraprendere due percorsi di trekking, uno con partenza da Pontechiaradovo e l’altro da Castelletta, che offrono un’esperienza immersiva tra natura e spiritualità.

Il percorso da Pontechiaradovo: un sentiero rapido e accessibile

Il primo percorso per raggiungere l’Eremo di Grottafucile parte dalla piccola frazione di Genga Pontechiaradovo, Di una lunghezza di circa 3 km, solo andata, il percorso si snoda su un dislivello di 150 m, per una percorrenza di circa 40 minuti.

Per intraprendere questa escursione, si consiglia di parcheggiare l’auto in uno spiazzo situato poco dopo il paese. Da qui si seguono le indicazioni lungo un sentiero ben segnalato che, in meno di un’ora di cammino, conduce direttamente all’eremo. Questo tragitto è ideale per chi desidera un’escursione breve ma affascinante, immersa nel verde delle colline marchigiane.

Il percorso ad anello da Castelletta

Per gli escursionisti desiderosi di un percorso più impegnativo, il trekking ad anello con partenza da Castelletta rappresenta la scelta ideale. Lungo 9,4 km, il percorso richiede circa 4 ore, per un dislivello di 460 metri.

La partenza avviene nei pressi di Cima Scarponi, dove si trova il monumento con un’aquila in memoria del ciclista Michele Scarponi. Dopo pochi minuti di cammino, si incontra un bivio: prendendo a destra si può salire fino alla vetta del Monte Revellone, distante meno di un chilometro, per poi tornare sui propri passi e riprendere il sentiero 108 verso l’Eremo di Grottafucile.

Il sentiero si snoda tra boschi e radure, offrendo scorci panoramici sulla Gola della Rossa. Giunti all’eremo, si possono ancora osservare i resti dell’antico monastero: una porta d’accesso, una copertura a volta, alcune celle e blocchi di pietra che testimoniano l’antica vita monastica. La natura ha lentamente ripreso possesso del luogo, rendendolo ancora più suggestivo e affascinante.

Tappa al borgo di Castelletta

Dopo l’escursione, una visita al borgo medievale di Castelletta è d’obbligo. Questo piccolo gioiello arroccato sulle colline marchigiane conserva un’atmosfera autentica e offre una vista straordinaria sulla vallata. Qui si trovano fontane, vicoli caratteristici e la possibilità di rilassarsi prima di rientrare nel piccolo bar del paese.

Consigli per l’escursione

Tra i principali consigli, indossare scarpe da trekking adatte, soprattutto per il percorso ad anello, portare con sé acqua e snack, dato che i punti d’acqua sono limitati, consultare le previsioni meteo prima della partenza per evitare imprevisti e, naturalmente, rispettare l’ambiente evitando di lasciare rifiuti lungo il percorso.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio. L'idea di fondare Capocronaca, insieme a Cristina, nasce all'inizio del 2023. Nelle sue fondamenta, la volontà di dare ai lettori una voce nuova da ascoltare e scoprire insieme a loro, cosa accade ogni giorno.