Figlio della religione cristiana, il Venerdì santo rappresenta il momento che precede la Pasqua nel quale vengono commemorate la passione e la crocifissione di Gesù. La tradizione religiosa si è unita nei secoli con gli usi ed i costumi tipici del territorio nazionale. Da nord a sud, in modi differenti, il momento viene celebrato con manifestazioni e cerimonie spesso dalle radici antiche, tramandate come vere e proprie rievocazioni storiche.
Ne è un esempio la tradizionale Via Crucis organizzata nel piccolo paesino di Poggio Cupro, frazione di Cupramontana in provincia di Ancona.
Le radici della tradizione sono tanto antiche che nessuno sa di preciso a quando possa risalire una sua ipotetica prima edizione. L’unica certezza pare essere la sua nascita in epoca medievale, indicativamente tra il 1200 ed il 1300.
Nonni e genitori la ricordano come un’occasione per ritrovarsi nel cuore del piccolo poggio con amici, parenti e vicini, celebrare la messa e poi onorare la Via Crucis con un percorso; lo stesso da secoli.
Il momento viene onorato con abiti dell’epoca, ed ogni anno qualcuno si offre per rivestire il ruolo del “cireneo“. L’etimologia del termine indica colui che solitamente si offre per assumersi le fatiche di qualcun altro, per condividere la sua sofferenza. Il termine ha origine proprio nel racconto cristiano di Simone di Cirene che aiutò Gesù a portare la croce.
I partecipanti alla processione lo seguono mentre coperto e scalzo prosegue lungo la via illuminata da lumini con all’interno spighe di granoturco infuocate. Dal cuore delle mura si prosegue per circa un chilometro, fino all’incrocio con Via Spezzo dove viene acceso un fuoco. A quel punto si torna indietro per fare ritorno verso la chiesa.
Nel corso degli anni, nessun evento ha impedito la riuscita della celebrazione. Neanche all’inizio degli anni Novanta e nel 2005 quando la strada era difficilmente percorribile per la manutenzione del manto stradale. L’unica eccezione ricorre negli ultimi tre anni, quando il Covid ha interrotto la secolare e suggestiva ricorrenza.
Quest’anno, dopo il triennale stop, la processione tornerà ad illuminare le silenziose strade di Poggio Cupro. Un esempio di tradizione che continua ad essere tramandata perché ormai parte della storia del territorio.
L’appuntamento è, come ogni anno, alle 20.30 nella piccola Chiesa di San Salvatore a Poggio Cupro.