Manca poco più di un mese alla prossima Sagra dell’uva. Sarà la 86esima e, come di consueto, animerà la Capitale del Verdicchio nel primo fine settimana di ottobre.
Al laboratorio carri però, le luci sono già accese da una settimana, con giovani a lavoro per regalare alla domenica della sagra i suoi carri allegorici. La tradizione italiana li definisce anche “carri di bellezza” e la loro presenza vive ancora in molti paesi, costruiti sapientemente per animare sagre o Carnevali. Mondi animati su ruote che sfilano tra la comunità in festa, regalando ad adulti e bambini la possibilità di incontrare favole e personaggi, godere di storie e colori.
A Cupramontana la tradizione nasce decenni fa. Nei ricordi di nonni e genitori ci sono giorni passati tra amici per realizzare ogni anno storie uniche. Un “Carnevale” speciale dove a fare da eccezione sono la presenza dell’uva integrata alle strutture ed un piccolo spettacolo portato in scena durante la sfilata della domenica, naturalmente a tema “verdicchio”.
Tramandata dal passato, la passione dei carristi ha riaperto le porte del laboratorio anche quest’anno. Perché, come tutti i cuprensi che fanno parte della famiglia carri sanno, dopo Ferragosto il tempo inizia già a stringere.
In sei settimane i Carri dell’edizione 2023 saranno pronti ed impeccabili. Si ripulisce il carro da ciò che resta dello scorso anno. Si sceglie una storia da riprodurre. Si disegnano bozzetti ragionando su misure e movimenti. Al bianco del polistirolo e ai giornali tagliati per la cartapesta si uniscono il rumore della mola che taglia il ferro e la luce della saldatrice.
Il lavoro condiviso fa dimenticare la competizione, che però torna ad essere protagonista ogni domenica di sagra. Perché, se l’importante è partecipare e godersi il capolavoro realizzato, la vittoria ha pur sempre il potere di aggiungere quell’emozione in più. E allora, con poco più di un mese di tempo, la sfida è ufficialmente aperta tra Carro Centro storico, Badia Colli, San Michele, San Bartolomeo e San Giovanni.
Ci saranno risate e qualche lacrima. Chi sarà soddisfatto e chi avrà da ridire. Il Verdicchio illuminerà la domenica dei carristi e placherà ogni controversia. E, come ogni anno, sarà bellissimo.