C’è un filo impercettibile, sottile, però mai destinato a spezzarsi, che unisce un gruppo di giocatori di diverse squadre, spesso rivali sul campo, oggi amici, che si ritrovano nelle migliori occasioni.
A tenere in mano questo filo Gianlorenzo Fiorenzi, che ha militato in diverse squadre marchigiane, Osimo, Montegranaro, Porto Recanati, Jesi (Aurora), Porto Sant’Elpidio, Matelica, di nuovo Jesi (Virtus 88), sperando di non aver dimenticato nessuno dei club.
Oltre ad essere stato un esempio per tutti in mezzo al campo, Fiorenzi ha avuto la non facile capacità di “unire”; perché nello sport le vittorie non nascono solo sui campi di gioco, ma anche negli spogliatoi.
Nel corso degli anni il cancello di casa Fiorenzi è rimasto sempre aperto per gli amici, proprio come ieri, domenica undici agosto, quando si sono ritrovati alcuni dei tanti compagni di squadra, per continuare i festeggiamenti iniziati un mese prima, per un traguardo importante, raggiunto da Gianlorenzo e dalla sua compagna di una vita Silvia, i settant’anni.
Questo gruppo di “diversamente giovani”, così si definiscono i giocatori del basket over, costituito da Roberto Pollastrelli, Giancarlo Esposto, Roberto Borocci, Achille Ginnetti, Rodolfo Ortolani, Francesco Fenucci, Sergio Carnevali, Ivano Agostini e Renato Traferri, arrivato per l’occasione dal Belgio dove vive, si sono ritrovati per ricordare tanti episodi di una importante parentesi di vita all’insegna della condivisione, che hanno coniugato sport e amicizia.
“Arrivare a settant’anni – ha detto Gianlorenzo Fiorenzi rivolgendosi ai presenti – rappresenta un traguardo, sono passate tante cose, nella nostra e nella vostra vita, problemi e cose belle, ed io ricordo voi e tanti altri come voi, come un tesoro, perché il basket, per me, è stato un motivo di vita. Penso che sia una cosa bella, condividerla con voi.“
Per l’occasione, a rappresentare il basket jesino, Roberto Borocci (Aurora e Virtus 88), Francesco Fenucci (Aurora e Virtus 88), Ivano Agostini (Virtus 88), Giancarlo Esposto (Virtus 88), oltre a Fiorenzi, che proprio con la Virtus 88 ha chiuso la lunga carriera sportiva, qualche anno dopo aver indossato con successo la maglia dell’Aurora.
La serata che si è chiusa con il consueto arrivederci, e di arrivederci si tratta, perché il cancello di casa Fiorenzi, idealmente resterà sempre aperto.