Ora il campionato si ferma per una settimana, Jesi deve far tesoro della sosta
Così tanto pubblico al pala Triccoli non lo si vedeva da tempo, tanto spettacolo sul parquet di casa non lo si vedeva da settimane. Doveva essere la festa del basket marchigiano e tale è stata, con una sfilata davvero bella a vedersi dei giovani del settore giovanile nato dall’unione di Basket Academy e Taurus, davanti al presidente regionale della FIP Biondini e dei due primi cittadini, Ghergo e Fiordelmondo.
Poi, si sa, una delle due doveva vincere e l’altra uscire sconfitta; è la dura legge del basket e così i due punti sono andati alla Ristopro, che in un match vissuto costantemente sui binari dell’equilibrio, è stata più brava a far girare a suo favore alcuni episodi, dimostrando di non essere più la squadra del girone di andata.
Il pubblico ospite esce dal pala Triccoli cantando, quello di casa con quel pizzico di amaro in bocca, per essersi illuso che l’inerzia fosse cambiata, a inizio dell’ultimo quarto. Sì, perché dopo aver inseguito a lungo, senza peraltro subire svantaggi pesanti, al massimo otto punti, la General Contractor aveva dato l’impressione di poter prendere in mano le redini del match.
È stato quello il momento chiave, quando la squadra di Ghizzinardi ha fallito alcuni attacchi – anche grazie a buone difese dei cartai – subendo canestri facili da parte degli avversari, che avevamo mostrato in precedenza qualche difficoltà.
Questo non solo nella prima part del parziale decisivo, ma anche in quella finale, quando Molinaro usando la sua forza fisica è sembrato quasi incontenibile (eppure Jesi aveva un fallo da spendere prima di andare in bonus) e Pierotti con cinque punti di fila ha dato la spallata decisiva.
Certo, la squadra di casa non si è arresa fino alle battute finali, giocandosi perfino per due volta la palla del possibile overtime, ma come già accaduto in altre occasioni, a tratti ha subito la maggiore fisicità dell’avversaria. E questo non è un bene, perché potrebbe essere uno dei temi del finale di stagione.
Brava Fabriano per quel qualcosa in più che ha messo su parquet, più dal punto di vista motivazionale e della lucidità mentale, che tecnico, meno bene Jesi che ora deve far tesoro della sosta, per rigenerarsi, ricordare di essere ancora una squadra di qualità, nella consapevolezza che da ora alla fine, con la zona play-off ancora a due punti, ogni passo falso potrebbe essere deleterio.
GENERAL CONTRACTOR JESI-RISTOPRO FABRIANO 77-80 (18-19, 20-24, 23-15, 16-22)
GENERAL CONTRACTOR JESI: Di Emidio 12 (1/2, 1/4), Berra 9 (4/9, 0/0), Valentini 5 (0/2, 1/3), Cena 13 (1/5, 1/5), Petrucci 4 (0/1, 0/1), Ponziani 1 (0/0, 0/0), Malatesta ne, Carnevale 0 (0/0, 0/0), Bruno 12 (0/1, 4/7), Vettori 6 (0/1, 2/3), Nisi ne, Zucca 15 (2/3, 1/2). All.: Ghizzinardi.
Tiri da due 8/24, 33% – tiri da tre 10/25, 40% – tiri liberi 31/37, 84% – rimbalzi 35, 10+25 (Berra 6) – assist 11 (Bruno 3).
RISTOPRO FABRIANO: Pierotti 15 (1/1, 2/4), Dri 12 (0/1, 4/6), Hadzic 14 (4/7, 2/7), Molinaro 13 (6/8, 0/2), Scanzi 7 (2/3, 1/2). Carta 3 (1/3, 0/1), Centanni 4 (0/1, 1/3), Gnecchi 4 (1/3, 0/3), Pisano 8 (2/4, 1/5), Scandiuzzi 0 (0/0, 0/0), Ottoni ne. All.; Niccolai
Tiri da due 17/31, 55% – tiri da tre 11/33, 33% – tiri liberi 13/17, 77% – rimbalzi 33, 11+22 (Gnecchi, Hadzic, Molinaro 6) – assist 14 (Pierotti 4).
Arbitri: Giambuzzi di Ortona e Correale di Roma
Spettatori 2173