Le animate contestazioni nei confronti del presidente della Jesina Chiariotti, in occasione dei play-off di calcio a 5, di sabato 8 giugno al pala Triccoli, hanno avuto un seguito. Dopo gli accertamenti coordinati dal vicequestore Paolo Arena, 4 ultras jesini sono stati deferiti per minacce.
Quel giorno era in programma una gara di play-off per la promozione in serie B: alcuni tifosi, essendo ancora fresca la memoria della retrocessione della Jesina dall’Eccellenza alla Promozione, mettevano in atto una sorta di contestazione, che sfociava in offese e minacce.
L’intervento delle forze dell’ordine riusciva a ristabilire l’ordine. Finita la partita, persa dalla squadra di casa contro la formazione dell’Antenore, gli animi si riscaldavano nuovamente e Chiariotti veniva scortato all’uscita dal pala Triccoli, a scopo precauzionale.
Le successive indagini portavano all’identificazione di quattro ultras, di 23, 37, 42 e 61 anni, ritenuti i principali responsabili dell’accaduto; per loro è stata proposta la misura del Daspo. Spetterà al questore di Ancona, Capocasa, deciderne, eventualmente, l’entità.
Cinque Daspo invece sono scattati davvero, conseguenza degli incidenti che si sono verificati in occasione del derby tra Vigor Senigallia e Fano. A dare man forte, sugli spalti, un nutrito gruppo di ultras della Jesina, gemellati con quelli fanesi.
Fatto sta che alcuni di loro prendevano parte ad alcuni incidenti dentro e fuori dal Bianchelli, tra i quali ne vanivano identificati cinque, colpiti dal divieto di accedere a qualsiasi manifestazione sportiva, per il termine di un anno.