Tanti i leoncelli provenienti da tutta Italia
Solo il covid era riuscito a far passare la voglia di rivedersi a tanti ex leoncelli, legati dal comune amore per la maglia biancorossa, per la città, ma soprattutto da un sentimento di profonda amicizia.
Già, quell’amicizia che conta più di un gol segnato, di un rigore parato, che ti fa restare intatta la voglia di rincontrare i “vecchi” compagni di squadra; quello che resta immutato, una volta che le scarpette vengono appese al fatidico chiodo.
Con l’entusiasmo di sempre, Pieralberto Giaccaglia e Vladimiro Gregori, hanno organizzato a puntino la rimpatriata del 2023, la prima dopo l’edizione, rimasta fino ad oggi l’ultima del 2019.
E come nelle precedenti occasioni, qualche capello bianco pin più, qualche stempiatura, qualche pancetta diventata prominente e tanta, tanta commozione nel ricordo di chi c’era o c’è stato ed oggi non c’è più e non si è presentato all’appello.
La video dichiarazione di Giaccaglia a Capocronaca: https://youtu.be/EgbJKKApMWM
Tanti coloro che hanno confermato la loro partecipazione, gran parte dei quali ha avuto la possibilità di calcare, per qualche minuto l’erba del Carotti, voltandosi più volte verso quella enorme tribuna che alla loro epoca non c’era, che sarebbe stata inaugurata per il ritorno in C/1. Altri sono andati direttamente al ristorante per la conviviale, dove c’è stato sicuramente spazio per tanti ricordi.
Abbiamo riconosciuto tra i presenti, sperando di non incorrere in qualche gaffe, Adanti, Sauro Bacci, Baroni, Bontà, Braglia, Ganzetti, Giannini, Landi, Marcos, Morichelli, Panfoli, Pietrelli, Pigliapoco, Polita, Rango, Rossetti, Santini, Spaggiari, Stoppini, Tamellin, Tilio, Toccaceli, Torta e Volpi.
Con la speranza di non aver dimenticato nessuno.
I momenti più simpatici sono coincisi con gli arrivi di Ceppi, “il messicano” come veniva chiamato negli anni ’70, che ha alzato notevolmente il morale dei presenti e di Grilli, che segnò una rete per certi versi storica, in un derby con l’Ancona, che recava al collo, invece del badge distribuito dagli organizzatori, un cartello che rievocava quell’episodio.
Presente anche Gianfranco Amici, nella doppia veste di ex giocatore e di attuale direttore generale della Jesina; non potevano mancare il presidente Chiariotti, che idealmente ha fatto gli onori di casa e l’assessore Animali, che ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale.