Conclusi i lavori di riqualificazione: natura, memoria e nuove opportunità per cittadini e turisti
Dopo quasi quarant’anni di abbandono, il Laghetto Azzurro di Ussita torna a splendere. Sono stati conclusi in questi giorni i lavori di riqualificazione che hanno interessato l’area di Località Vallazza e la realizzazione di un collegamento pedonale con il Parco Sensoriale, insieme a un nuovo ponte sul fiume Ussita. Un intervento che restituisce alla comunità e ai visitatori un luogo profondamente radicato nella memoria collettiva.
I lavori, finanziati con i fondi complementari al PNRR – PNC nell’ambito della misura Rigenerazione Urbana (importo complessivo 850 mila euro), hanno riguardato anche la creazione di un blocco servizi in Località Frontignano – Pian della Croce, a servizio dell’area verde e dei numerosi escursionisti che frequentano la zona.
Un luogo ritrovato
Il laghetto, nato come invaso artificiale a scopi idroelettrici nei primi decenni del Novecento, era rimasto inutilizzato dagli anni Ottanta. Oggi torna a nuova vita grazie a un progetto che ha rispettato la morfologia originaria e introdotto specie vegetali autoctone, perfettamente integrate nell’ambiente vallivo.
«Abbiamo voluto restituire un luogo del cuore, legato ai ricordi degli ussitani e dei turisti – ha dichiarato la sindaca Silvia Bernardini – collegandolo al borgo e al parco sensoriale con un nuovo percorso pedonale. È un intervento che contribuisce a quella “riparazione sociale” di cui i nostri paesi hanno bisogno. Per questo ringrazio il Commissario Straordinario Guido Castelli».
La scelta è stata quella di evitare inaugurazioni ufficiali: il laghetto è stato restituito alla comunità nella sua spontaneità, per riscoprirlo passo dopo passo.
Il nuovo tracciato pedonale permette di riconnettere i borghi di Capovallazza, Vallazza e Fiuminata, raggiungendo anche le antiche vie sterrate che portano a Castelfantellino e al Cimitero Monumentale, fino alla piana in prossimità del ponte carrabile che conduce a Tempori e Casali.
«Questi interventi – ha sottolineato il Commissario Straordinario Guido Castelli – non sono solo opere materiali, ma restituiscono identità, memoria e socialità. L’investimento in spazi verdi e servizi rende Ussita più accogliente e attrattiva, rafforzando la capacità turistica dell’intero comprensorio. La rigenerazione urbana passa da progetti come questo, che uniscono memoria, identità e futuro».
In parallelo, la realizzazione del nuovo blocco di servizi a Frontignano, presso la Chiesa della Madonna del Pian della Croce, garantisce un punto di riferimento essenziale per chi pratica escursionismo e attività outdoor.