Tuesday 23 September, 2025
HomeMarcheAttualità MarcheUnimc, cinque borse di studio per studenti dalla Striscia di Gaza

Il Senato accademico approva una mozione per la pace e i diritti umani a Gaza e in Ucraina

L’Università di Macerata annuncia l’attivazione di cinque borse di studio per studenti e studentesse provenienti dalla Striscia di Gaza. La prima rientra nel pacchetto promosso dalla Crui – Iupals (Italian Palestinian University Network), un’iniziativa finanziata direttamente dai singoli atenei che hanno scelto di aderire. A oggi, solo 35 università italiane hanno risposto all’appello, per un totale di 97 borse assegnate. Con ulteriori sforzi, il sistema universitario italiano ha raggiunto la quota di 152 borse complessive, di cui 5 messe a disposizione da Unimc, tutte interamente finanziate con risorse proprie. L’Ateneo ha inoltre attivato da anni una collaborazione con l’Università palestinese Al Quds di Gerusalemme per studiare la vulnerabilità dell’educazione e sviluppare strategie innovative in contesti di emergenza cronica.

“Siamo fiduciosi che questi giovani possano presto raggiungere il nostro Ateneo – ha dichiarato il rettore John Mc Court –. Crediamo che le azioni concrete parlino più delle parole e della retorica: il nostro compito è difendere il ruolo della conoscenza, rafforzare il senso critico fra i nostri iscritti e promuovere una cultura del dialogo e della cooperazione come strumenti di pace e di giustizia”.

La scelta delle borse di studio si inserisce nella cornice più ampia delineata dal Senato Accademico, che ha approvato oggi all’unanimità una mozione di presa di posizione ufficiale sui conflitti in corso a Gaza e in Ucraina. Il documento ribadisce la condanna di ogni forma di aggressione, terrorismo e violazione del diritto internazionale e dei diritti umani, e afferma il rifiuto di ogni forma di odio, discriminazione e violenza.

Riguardo alla situazione in Medio Oriente, l’Università condanna sia le azioni terroristiche di Hamas sia le violazioni del diritto internazionale da parte del Governo di Israele, già documentate da Nazioni Unite, Corte Penale Internazionale e Unione Europea. Forte è la denuncia contro l’uso della forza che a Gaza ha causato migliaia di vittime civili, soprattutto donne e bambini, colpendo ospedali, scuole, sedi universitarie e persino operatori sanitari. Da Macerata arriva quindi un appello al cessate il fuoco immediato, all’apertura di corridoi umanitari stabili, al rilascio degli ostaggi e al rispetto del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese, nella prospettiva di una coesistenza pacifica fondata sul principio “due popoli, due Stati”.

Con la stessa chiarezza, il Senato accademico condanna l’aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina, che rappresenta una violazione flagrante della Carta delle Nazioni Unite. L’Università esprime profonda preoccupazione per le vittime civili, la devastazione di città e infrastrutture e le gravissime conseguenze umanitarie, richiamando le risoluzioni Onu che chiedono il ritiro immediato delle truppe russe e sollecitando la necessità di garantire corridoi umanitari sicuri e l’avvio di un processo negoziale per una pace giusta e duratura.

Il documento approvato non si limita alla denuncia, ma si traduce in impegni concreti: promuovere iniziative accademiche e culturali per diffondere una cultura di pace, vigilare sui partenariati scientifici per evitare complicità in violazioni del diritto internazionale ed escludere ogni collaborazione con istituzioni israeliane e russe che non si siano pubblicamente dissociate dalle politiche dei rispettivi governi, e aprire percorsi di accoglienza e mobilità per studenti e ricercatori provenienti dalle aree colpite.

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.