In Italia vengono fatte circa 14 mila diagnosi di tumore al pancreas ogni anno, ma la tendenza si mostra in crescita evidenziando una malattia che, per il 2030, diventerà la seconda causa di morte. Lo scorso 16 novembre si è festeggiata la Giornata mondiale ad essa dedicata, con lo scopo di sensibilizzare sulla forma di tumore più aggressiva di questo organo.
A riguardo, l’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche ha esposto l’importanza di un approccio multidisciplinare nel trattamento della malattia che, come nel caso del tumore al pancreas, “si manifesta molto tardi, ha un decorso subdolo, per cui purtroppo la diagnosi viene fatta tardivamente – spiega il Prof. Marco Marzioni della Clinica di Gastroenterologia Epatologia ed Endoscopia Digestiva e d’Urgenza, diretta dal Prof. Antonio Benedetti.
È molto importante – sottolinea Marzioni – sospettare precocemente la possibilità che una persona ne soffra; per questo motivo nel nostro ospedale esiste un team multidisciplinare che si occupa di una gestione integrata dei pazienti che hanno già una diagnosi o per i quali si sospetta una neoplasia del pancreas. Di questo gruppo fanno parte chirurghi, oncologi, gastroenterologi, radiologi, radiologi interventisti, radioterapisti, anatomo-patologi; insieme offriamo dei percorsi diagnostici condivisi ed il più efficienti possibili, in modo da indirizzare il paziente alla terapia più corretta ed utile. Il gruppo ha sviluppato per altro anche procedure innovative sia diagnostiche (come la PET-RMN e la colangioscopia) che terapeutiche, avendo a disposizione le tecniche chirurgiche, endoscopiche e le terapie oncologiche più all’avanguardia. Il lavoro di gruppo ci permette anche di lavorare per un futuro migliore per questi pazienti, condividendo studi e progetti di ricerca per ampliare la conoscenza su questa malattia così insidiosa”.