Il Macerata Humanities Festival ha confermato il suo ruolo centrale nel panorama culturale italiano, attirando migliaia di visitatori.
Si è conclusa con grande successo la seconda edizione del Macerata Humanities Festival, svoltasi nell’Ateneo marchigiano e in alcuni punti nevralgici della città, registrando oltre 3.500 presenze in quattro giorni. Con il tema “Scoprire la pace: percorsi di giustizia per la guarigione del mondo”, il festival ha offerto un’importante occasione di riflessione e dialogo su tematiche di attualità e grande impatto sociale.
John Mc Court, rettore dell’Università di Macerata, ha espresso soddisfazione per l’accoglienza calorosa e il crescente coinvolgimento del pubblico, sottolineando l’auspicio che il territorio possa continuare a supportare questo evento e che nuovi sponsor possano contribuire alla sua crescita: “Sono profondamente orgoglioso dei risultati ottenuti. Non è solo una questione di numeri, ma di qualità e rilevanza dei temi trattati.”
Quattro giorni di eventi: incontri, spettacoli e momenti di formazione
Oltre 40 eventi si sono susseguiti nelle principali sedi dell’Ateneo e in vari luoghi cittadini. Grazie all’impegno dei docenti dei cinque dipartimenti, coordinati dalla delegata del rettore Fabiola Falappa, il festival ha dato vita a laboratori, spettacoli teatrali, concerti e momenti di formazione aziendale. “La proposta – ha spiegato Falappa – ha messo in luce il contributo che le discipline umanistiche possono offrire alla società, fornendo strumenti di comprensione e azione per affrontare le complessità del mondo attuale.”
Tra i protagonisti che hanno animato gli incontri, artisti e intellettuali di spicco come Lella Costa, Edoardo Leo, Franco Arminio, Giovanni Grasso, Pasquale Ferrara e William Wall. L’interesse mediatico è stato notevole, con articoli su testate nazionali come Repubblica e Corriere della Sera, che hanno portato il festival all’attenzione di un pubblico ancor più ampio.
Il Premio Humanities: spazio alla creatività degli studenti
Un momento di particolare rilievo è stato il Premio letterario Humanities, rivolto agli studenti delle scuole superiori e universitari, che ha visto una partecipazione entusiasta con 50 candidature nelle categorie di poesia e narrativa. I lavori vincitori, insieme alle riflessioni degli ospiti d’onore come Franco Arminio ed Evita Greco, saranno raccolti in una pubblicazione curata da Eum, Edizioni Università di Macerata, in uscita il prossimo dicembre.
Books Up e il dibattito sull’Open Science
A margine del festival, la fiera Books Up ha visto la partecipazione di 14 case editrici universitarie provenienti da tutta Italia, rafforzando il ruolo di Macerata come centro di discussione sulle politiche editoriali universitarie. La tavola rotonda conclusiva, dal titolo “Open Science e democrazia del sapere”, ha rilanciato l’idea di trasformare Macerata nella sede annuale di un forum sulle politiche editoriali innovative, dando voce alle esigenze di ricerca e di divulgazione del sapere accademico.
Numerosi sono stati anche i partner che hanno contribuito alla riuscita dell’evento, tra cui il Comune di Macerata, la Regione Marche e vari sponsor privati come Lube Cucine, Bper Banca e Simonelli Group. Inoltre, l’integrazione con scuole, compagnie teatrali e librerie locali ha permesso al festival di coinvolgere un vasto pubblico, rendendolo un vero e proprio punto d’incontro per studenti, cittadini e visitatori da tutta Italia.