Missione finale nella provincia di Manabí. In quattro anni avviata una filiera ittica sostenibile e attivato il turismo responsabile
Ultima tappa in Ecuador per il progetto ISOSPAM, coordinato dal Comune di San Benedetto del Tronto e destinato a concludersi il prossimo agosto. Dal 2021, ISOSPAM ha portato nel territorio di Manabí – in particolare nei comuni di Cojimies, Canoa e Pedro Carbo – un modello di sviluppo integrato basato sulla valorizzazione della filiera ittica e sul rafforzamento delle competenze locali.
A tirare le fila dell’intervento, nel corso della recente missione conclusasi il 31 maggio, anche due funzionari dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), l’ente finanziatore del progetto, accompagnati dall’ambasciatore italiano in Ecuador, Giovanni Davoli. Obiettivo della visita: verificare sul campo i risultati raggiunti e valutare la sostenibilità degli interventi realizzati.
Un progetto di cooperazione con radici sambenedettesi
I funzionari AICS hanno espresso apprezzamento per l’efficacia delle azioni messe in campo, giudicando positivamente l’intero impianto progettuale. Merito anche del know-how fornito dal team tecnico sambenedettese, che ha trasferito alla popolazione locale competenze fondamentali sulla pesca, la lavorazione e la commercializzazione del pescato, maturate in anni di esperienza sulla costa adriatica.
Tra gli interventi strutturali più rilevanti realizzati in Ecuador: la costruzione di impianti per la lavorazione del pesce, una moderna fabbrica del ghiaccio e nuovi sistemi per il trattamento e la distribuzione del prodotto. A ciò si è aggiunta l’introduzione di tecniche di gestione sostenibile delle risorse ittiche, capaci di aumentare l’efficienza e la qualità della filiera, con benefici concreti per le condizioni sociali e lavorative della comunità.
Turismo e strategie per il futuro
ISOSPAM non si è limitato al solo settore della pesca. I partner del progetto hanno attivato corsi di formazione sul turismo sostenibile, avviando una riflessione strutturata sullo sviluppo integrato dell’area. Un lavoro culminato nella redazione di un documento strategico, pensato per guidare le comunità locali anche dopo la conclusione formale delle attività.
Oltre al Comune di San Benedetto del Tronto, capofila dell’iniziativa, il progetto ha coinvolto numerosi partner italiani ed ecuadoriani: l’Università Politecnica Salesiana dell’Ecuador, l’Università degli Studi di Ferrara, la Prefettura di Manabí, le municipalità di Pedernales e San Vicente, le cooperative Terre di Siena Lab e Blu Marine Service, e la ONG COSPE.
Il progetto ISOSPAM rappresenta un caso virtuoso di cooperazione internazionale basata sulla condivisione di competenze e sulla costruzione di filiere locali sostenibili. Ora l’obiettivo, per le comunità coinvolte, è dare continuità ai progressi raggiunti, rafforzando le autonomie e aprendo nuove prospettive di crescita economica e sociale.