I tre calici, recuperati dai Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Ancona, tornano nelle mani del parroco della chiesa di San Pietro Paolo e Donato. Il furto risale allo scorso febbraio. Arrestato un anconetano.
Il 18 marzo 2023, i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona, in collaborazione con i colleghi della Stazione di Corridonia (Macerata), hanno arrestato un 73enne di Ancona, indagato dalla Procura per furto di beni culturali e autoriciclaggio. Il gip di Macerata ha infatti disposto i domiciliari.
L’uomo, con precedenti specifici, già noto alle forze dell’ordine, è ritenuto responsabile di un furto commesso, a febbraio, nella chiesa di San Pietro Paolo e Donato di Corridonia, da cui avrebbe illecitamente asportato 3 calici in argento (risalenti a epoche comprese tra il XVIII e XX sec.).
Secondo gli inquirenti, poco dopo il furto l’indagato avrebbe venduto i beni ad un esercente di materiali preziosi di Ancona, dichiarandone la lecita provenienza mediante false attestazioni. I carabinieri sono riusciti a recuperare gli oggetti sacri trafugati, che sono stati restituiti, il 20 marzo, dai militari dell’Arma al legittimo proprietario, la chiesa di San Pietro Paolo e Donato di Corridonia, nelle mani del parroco, che potrà cosi’ utilizzarli per le prossime liturgie pasquali.
Di fondamentale importanza per le indagini è stata la consultazione della Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, la più grande del mondo con oltre 8 milioni di files relativi a beni da ricercare, gestita in via esclusiva dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.