Un rave party non autorizzato si è svolto nell’Oasi del Furlo, l’area naturale protetta nel comune di Fossombrone, durante la notte tra sabato 19 e domenica 20 ottobre. L’evento, che ha radunato 136 partecipanti, è stato interrotto dall’intervento dei Carabinieri della Compagnia di Fano nel primo pomeriggio di domenica.
Il rave si è svolto in un capannone di una cava dismessa, un luogo scelto per la sua lontananza dai centri abitati ma che rappresentava un grave rischio per la sicurezza dei presenti, anche a causa delle avverse condizioni meteo che imperversavano nella zona. I partecipanti, uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 60 anni, provenivano da diverse regioni italiane e persino dalla Francia.
L’intervento dei Carabinieri
L’operazione, condotta dai Carabinieri delle Compagnie di Fano, Pesaro e Urbino, insieme al supporto della Questura di Pesaro, ha permesso di interrompere il rave party senza incidenti. Le forze dell’ordine hanno circoscritto l’area, invitato i partecipanti a lasciare il luogo e li hanno identificati durante la fase di deflusso. L’intervento si è concluso con lo sgombero completo dell’area, che è stata poi trovata disseminata di rifiuti abbandonati dai partecipanti.
Le indagini hanno portato alla denuncia in stato di libertà di tutti i 136 partecipanti, compresi i due organizzatori, ai quali è stato anche sequestrato il materiale utilizzato per l’evento, tra cui casse audio, gruppi elettrogeni e altre attrezzature necessarie per il rave.
La Stazione Carabinieri di Fossombrone ha inviato le denunce alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Urbino. Il rave party, pur non causando disordini o incidenti, ha sollevato preoccupazioni per la sicurezza pubblica, data la natura pericolosa del luogo scelto e il rischio derivante dalle condizioni atmosferiche.