Friday 22 November, 2024
HomeMarcheAttualità MarcheQuasi 300 mila le stelle di Natale coltivate nelle Marche

Coldiretti: “prodotto vitale per il florovivaismo della regione”

È la pianta per eccellenza simbolo delle festività che il Natale, lo porta perfino nel nome. Idea regalo dell’ultimo minuto o pianta a tema da regalare a chi ha il pollice verde; ricevuta e poi lasciata appassire perché nessuno sa come prendersene cura oppure fatta crescere fino a scoprire che i fiori che sbocceranno l’anno successivo saranno bianchi, la stella di Natale è un ever green dei Natali italiani. 4 persone su 10, secondo Coldiretti, ne testimoniano la presenza in casa durante le feste.

Come ricordato dall’appena citata associazione di categoria, il mercato conta quasi 10 milioni di esemplari coltivati in Italia con un andamento delle vendite stabile e prezzi che vanno dai 2,50 euro per gli esemplari più piccoli per arrivare anche ai 150 euro degli alberelli più strutturati.

Ma non solo, perché la Regione Marche ed i suoi vivai, sarebbero coltivatori e rivenditori del 30% delle stelle di Natale sul mercato, a livello nazionale.

Secondo la rielaborazione di Coldiretti Marche infatti, circa 300mila esemplari arrivano dai vivai della regione, dove ci sono “oltre 700 aziende agricole che si occupano di florovivaismo, arboricoltura o di gestione delle aree verdi con quasi 1.500 addetti al lavoro“. All’interno di esse, è proprio la Stella di Natale ad essere un “prodotto vitale per il florovivaismo dopo un anno difficile durante il quale i costi energetici e di produzione sono rimasti alti mentre il costo della pianta al pubblico nei mercati di Campagna Amica. sono rimasti pressoché gli stessi con prezzi che variano, a seconda delle dimensioni, da 4,50 euro a pianta fino anche a 20 euro per quelle più grandi“. 

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio. L'idea di fondare Capocronaca, insieme a Cristina, nasce all'inizio del 2023. Nelle sue fondamenta, la volontà di dare ai lettori una voce nuova da ascoltare e scoprire insieme a loro, cosa accade ogni giorno.