Un tributo alla collaborazione tra pubblico e privato che ha reso possibile la fusione in bronzo dell’opera simbolo della città
Pesaro ritrova un pezzo della sua storia artistica e industriale con la ricollocazione della targa che celebra il contributo degli imprenditori locali alla realizzazione della “Sfera Grande” di Arnaldo Pomodoro. La cerimonia, svoltasi il 18 febbraio in piazzale della Libertà, ha visto la partecipazione di istituzioni, imprenditori e cittadini, sottolineando l’importanza della sinergia tra pubblico e privato nel sostegno alla cultura e al patrimonio cittadino.
Ritorno atteso da due anni
Dopo essere stata rimossa quasi due anni fa, la targa è stata riposizionata accanto alla celebre scultura, nel lato nord della fontana. L’insegna ricorda la fusione in bronzo della “Sfera Grande”, avvenuta nel 1998 grazie al sostegno di alcune delle più importanti aziende pesaresi, oltre al contributo del Comune, della Provincia e del S.E.R.C.
“Abbiamo sposato fin da subito l’idea di Confindustria di ripristinare la targa” ha dichiarato il sindaco Andrea Biancani, sottolineando come l’opera rappresenti non solo un’icona della città, ma anche il risultato di una straordinaria collaborazione tra imprenditoria e istituzioni. “La ‘Palla’ è conosciuta in tutto il mondo ed è il simbolo della città grazie anche all’iniziativa delle aziende pesaresi che ne permisero la fusione in bronzo“.
L’assessore al Patrimonio e Bilancio, Riccardo Pozzi, ha evidenziato il valore storico dell’iniziativa: “Questa targa ricorda la lungimiranza degli imprenditori che nel 1998 resero possibile la realizzazione dell’opera. La ‘Sfera Grande’ è oggi il simbolo di Pesaro e ha contribuito al riconoscimento della città come Capitale Italiana della Cultura 2024“.
Un concetto ribadito anche dalla presidente di Confindustria Pesaro e Urbino, Alessandra Baronciani: “La ricollocazione della targa è un tributo alle aziende e alle istituzioni che hanno permesso la fusione dell’opera. Questo momento celebra il valore della collaborazione tra pubblico e privato e ribadisce il ruolo fondamentale della cultura per lo sviluppo del territorio“.
Un omaggio agli imprenditori che hanno reso possibile l’opera
A essere riportati sulla targa sono i nomi delle aziende che, nel 1998, contribuirono al progetto: Belligotti, Mobili Berloni, Gruppo Bertozzini, Biesse Group, Ottavio Cascino, Febal, Fiam Italia, Costruzioni Montagna, Mulazzani Italino, Pica e Scavolini. L’iniziativa fu sostenuta anche da Banca Popolare dell’Adriatico, Comune di Pesaro, Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro e Provincia di Pesaro e Urbino, oltre al S.E.R.C., il Comitato cittadino per lo studio e il recupero della città.
La cerimonia si è conclusa con l’intervento di Catervo Cangiotti, che ha condiviso aneddoti legati ad Arnaldo Pomodoro e alla città, e con le testimonianze di Anna Maria Mattioli, consigliera della Provincia, e Anna Maria Ravaglia del S.E.R.C.