Dalla cellulosa ottenuta dagli scarti del vino al Pecorino alla Mela Rosa dei Sibillini, passando per agricoltura rigenerativa, social network e packaging sostenibile: sono i progetti che hanno conquistato la giuria degli Oscar Green 2025, il premio promosso da Coldiretti Giovani Impresa per valorizzare creatività e visione dei giovani agricoltori.
La 19ª edizione, organizzata in collaborazione con la Camera di Commercio delle Marche, ha visto in gara 41 partecipanti, segno della vitalità di un settore sempre più dinamico. Al centro il tema dell’anno, “Intelligenza Naturale”, tradotto in proposte concrete che uniscono tradizione, sostenibilità e innovazione.
«L’Oscar Green dimostra come l’agricoltura sappia affrontare le sfide del cambiamento – ha detto Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche –. I giovani hanno riportato al centro un settore che molti consideravano superato, trasformandolo in laboratorio di futuro».
I vincitori marchigiani 2025
- +Impresa: Marco Pignocchi (Frasassi Forest Farm, Genga) – ha trasformato terreni marginali della Gola della Rossa in un laboratorio di agricoltura rigenerativa, producendo gin alla lavanda e liquori all’olivo.
- Agri-Influencer: Aurora Ceccarelli (Vita da Pacos, Fano) – un agriturismo-fattoria didattica raccontato sui social con responsabilità, che unisce natura ed educazione.
- Campagna Amica: Marica e Mauro Tidei (Il Tesoro dei Sibillini, Sarnano) – giovani allevatori che hanno rilanciato la tradizione di famiglia creando il Pecorino alla Mela Rosa dei Sibillini, presidio di biodiversità.
- Coltiviamo insieme: Federico Mencaroni (Corinaldo) – in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, ha trasformato il vino invenduto in cellulosa vegetale per uso medico, cosmetico e industriale.
- Impresa digitale e sostenibile: Roberto Di Rosa (Azienda Agricola Di Rosa, Sant’Elpidio a Mare) – ha brevettato cialde compostabili dolcificate naturalmente con miele, riducendo conservanti e plastica.
- Menzione speciale a Mattia Morbidoni (Cuore di Seta, Chiaravalle) che ha riportato in vita la bachicoltura marchigiana, con produzioni già attenzionate dall’alta moda internazionale.
«Oltre il 6% delle aziende agricole marchigiane è guidato da under 35 – ha ricordato Arianna Bottin, delegata Coldiretti Giovani Impresa Marche –. Ma più dei numeri contano i volti e la determinazione di chi trasforma le sfide in opportunità».
La cerimonia di premiazione, arricchita da un talk con istituzioni, esperti e imprenditori, ha confermato come l’agricoltura marchigiana sia pronta a guidare il cambiamento: tra tradizione, innovazione e la capacità di costruire futuro.