Dal 20 al 24 giugno, le Marche palcoscenico della Convention Nazionale delle Donne del Vino d’Italia
Un evento annuale quello delle Donne del vino, che quest’anno si svolgerà nella regione Marche, con la volontà di promuovere e valorizzare la cultura vitivinicola, il turismo e il benessere attraverso un programma itinerante che toccherà tutte le province.
Il programma prenderà il titolo “Le Marche le scoprirai all’Infinito” e sarà costituito da visite nelle principali località reginali come Ascoli Piceno, Recanati, Jesi, Senigallia, Pesaro, Genga, Fabriano, Loreto e Ancona con la Riviera del Conero.
Cultura, Turismo e Benessere
Il punto centrale dell’evento sarà il convegno nazionale “Le nuove frontiere del vino, tra cultura, turismo e benessere“, che si terrà il 22 giugno al Palazzo Ducale di Pesaro. L’occasione per discutere delle nuove tendenze e delle sfide del settore vitivinicolo, con un’attenzione particolare all’interazione tra vino, cultura e turismo.
Durante la convention, saranno previste due masterclass per approfondire le caratteristiche dei vini marchigiani: “Il Metodo Classico nelle Marche” e “I vini bianchi più longevi delle Marche”. Ad accompagnare i momenti di formazione, degustazioni di vini autoctoni e specialità gastronomiche della regione.
“Siamo entusiasti della forte partecipazione delle Donne del Vino italiane, oltre 90 da fuori regione, che saranno con noi in una full immersion di 5 giorni. Mi aspetto che dal convegno possano nascere tanti stimoli per la nostra regione, una regione che tutti noi amiamo tantissimo e che ha veramente tanto da offrire,” ha dichiarato Daniela Sorana delegata Marche delle Donne del Vino nel corso della presentazione della convention, martedì mattina in Regione.
“Come Regione abbiamo voluto dare un sostanziale sostegno alla Convention Nazionale delle Donne del Vino, perché ritenuta un’occasione e una vetrina per le nostre aziende – ha aggiunto l’Assessore regionale all’agricoltura Andrea Maria Antonini. Le Marche sono una regione che punta alla qualità più che alle grandi quantità, legando strettamente il concetto del vino al territorio. Un esempio ne è la valorizzazione della legge sull’enoturismo e della sostenibilità del vino, a partire dalla massiccia presenza di biologico che porta la regione ad essere tra le più virtuose in Italia. Sono sicuro che i giorni della Convention saranno di grande festa dove le donne di tutta Italia avranno modo di confrontarsi con le nostre donne produttrici di vino marchigiane e anche vivere l’accoglienza di cui noi marchigiani andiamo fieri“.