L’assessora Conti “il Governo e la Regione agiscano subito”. Al centro i Contratti di Fiume e una Commissione per indagare il fenomeno mucillagine
Il fenomeno mucillagine è da mesi sotto gli occhi di tutti i bagnanti delle coste marchigiane. Così come le testimonianze della presenza del granchio blu. Due segnali che rendono evidente il cambiamento climatico in corso così come l’impatto delle attività umane sull’ambiente. Un “Adriatico sotto attacco“, come ricorda l’allarme lanciato da Pesaro, dove l’assessora alla Sostenibilità, Maria Rosa Conti, ha lanciato un appello per affrontare una crisi ambientale che rischia di avere ripercussioni anche economiche su un territorio già fragile.
«Il nostro mare è sotto attacco e Governo e Regione devono intervenire con urgenza», ha dichiarato l’assessora Conti, sottolineando l’importanza di una risposta immediata e coordinata. L’Adriatico, oltre a essere un prezioso serbatoio di biodiversità, è anche una risorsa economica fondamentale per le comunità locali, grazie alla pesca, al turismo e alla ristorazione. La situazione attuale non può essere ignorata, specialmente nell’anno in cui Pesaro è Capitale Italiana della Cultura, un titolo che rischia di essere oscurato da questa emergenza ambientale.
Le radici del problema
«Le cause possono essere molteplici – spiega Conti – dal surriscaldamento globale agli eventi climatici estremi, ma è evidente che le attività umane siano il fattore primario». L’assessora ha fatto riferimento agli strumenti normativi e finanziari disponibili a livello europeo, nazionale e regionale, come il Contratto di Fiume Foglia, che potrebbe essere un punto di partenza per affrontare la crisi. «La salute del mare è strettamente legata a quella dei fiumi», ha aggiunto, sottolineando l’interdipendenza tra gli ecosistemi fluviali e marini.
La necessità di interventi immediati
Conti ha inoltre evidenziato l’importanza di valorizzare i Contratti di Fiume per raggiungere l’obiettivo 6.6 degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, che mira a proteggere e risanare gli ecosistemi legati all’acqua entro il 2030. Questo richiede non solo azioni locali, ma anche un impegno europeo, come l’attuazione della Nature Restoration Law, una normativa che prevede il ripristino degli habitat minacciati.
Tra le proposte dell’assessora, c’è anche l’istituzione di una Commissione Studio nazionale per indagare le cause del fenomeno della mucillagine e sviluppare un piano di prevenzione e azione. «È necessario uno studio approfondito dal punto di vista scientifico e medico per capire le origini di questo fenomeno e proteggere i territori coinvolti», ha concluso Conti, lanciando un messaggio chiaro: il tempo a disposizione è poco, e ogni azione rimandata potrebbe portarci più vicini al punto di non ritorno.