Nel cuore delle colline marchigiane, nei pressi di Montefabbri, una località situata nella provincia di Pesaro e Urbino, domenica 23 marzo, alcuni ciclisti in mountain bike, durante il loro percorso lungo un sentiero di un’area boschiva, si sono imbattuti in un grosso vaso di vetro interrato. All’interno del contenitore: vari involucri di cocaina per un peso complessivo di circa un chilogrammo.
I ragazzi, mentre attraversavano il bosco, hanno notato un mattone posizionato sotto un albero e, poco più lontano, qualcosa che spuntava dal terreno. Incuriositi, si sono avvicinati e hanno scoperto il vaso, sospettando subito che potesse trattarsi di droga. Immediatamente, hanno allertato i Carabinieri, che sono giunti sul posto, hanno sequestrato il materiale e avviato gli accertamenti per risalire alla provenienza della sostanza.
Questa scoperta non è un episodio isolato. Solo poche settimane prima, il 3 marzo, un altro rinvenimento simile si era verificato nei boschi di Cesane di Urbino, dove un uomo, durante una passeggiata con il suo cane alla ricerca di funghi, aveva trovato un altro contenitore contenente circa 900 grammi di cocaina.
Gli inquirenti stanno svolgendo indagini per comprendere le dinamiche di smistamento e per risalire alla provenienza di questa cocaina, che sul mercato illecito avrebbe potuto fruttare oltre 60.000 euro. La sequenza di ritrovamenti in zone boschive della provincia lascia pensare che vi possa essere una rete di spaccio che utilizza l’area per occultare lo stupefacente in attesa di essere distribuito.