Il Mattatoio di Villa Potenza, una delle strutture fondamentali per la zootecnia marchigiana, rischia la chiusura, e con essa una grave minaccia per il settore zootecnico della provincia di Macerata. A lanciare l’allarme sono Coldiretti Marche, Coldiretti Macerata e Bovinmarche, l’associazione che rappresenta oltre 650 allevatori di bovini, ovini e suini. Questi ultimi, dopo essere stati protagonisti del salvataggio del mattatoio nei mesi scorsi, vedono ora di nuovo a rischio l’attività di una struttura che è l’unica nella regione a soddisfare i requisiti necessari per la lavorazione delle carni destinate a Coop.
Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche, ha sottolineato la gravità della situazione: “La politica deve prendere una posizione chiara. Abbiamo interpellato la Regione Marche, il sindaco e la Provincia di Macerata, ma ad oggi non abbiamo ricevuto risposte concrete o progetti tangibili. Il territorio non può restare senza un mattatoio per la lavorazione delle carni. È una necessità essenziale per il settore zootecnico locale. Non possiamo più aspettare, se non arriverà una risposta chiara e risolutiva, siamo pronti a mobilitarci.“
Attualmente, circa 600 aziende zootecniche della provincia di Macerata si affidano al mattatoio di Villa Potenza per la macellazione del loro bestiame. La chiusura della struttura costringerebbe gli allevatori a rivolgersi a mattatoi fuori regione, come quelli di Teramo o Faenza, con un conseguente aumento dei costi di trasporto e, soprattutto, una perdita significativa di qualità dovuta allo stress del bestiame durante il lungo tragitto.
La storia del mattatoio di Villa Potenza è segnata da difficoltà gestionali ed economiche, che sono notevolmente aumentate con la crisi legata alla pandemia di Covid-19. Oggi, la struttura è in mano a un commissario liquidatore, e la gestione è stata affidata al Consorzio Cozoma. Tuttavia, secondo quanto dichiarato da Domenico Romanini, presidente di Bovinmarche, “Il consorzio non riesce più a sostenere la gestione della struttura e minaccia la chiusura. Gli allevatori rischiano di dover spostare la macellazione fuori regione, aumentando ulteriormente i costi, e stiamo valutando soluzioni per ridurre l’impatto sugli allevatori.“
Fin dall’inizio della crisi, Coldiretti ha fatto appello alle istituzioni locali e regionali, chiedendo un intervento urgente per salvaguardare la struttura e il settore zootecnico maceratese. “La provincia di Macerata è una delle più importanti per la zootecnia regionale e non può rimanere senza una struttura che è vitale per tutto il settore,” ha dichiarato Alberto Frau, direttore di Coldiretti Marche. “In questi anni siamo riusciti a far stanziare quasi 24 milioni di euro per il settore zootecnico bovino, ma sul mattatoio abbiamo ricevuto solo dichiarazioni di intenti. È giunto il momento di mantenere le promesse.“
L’urgenza della situazione ha spinto Coldiretti a chiedere alla politica regionale di aprire immediatamente un tavolo di crisi per trovare una soluzione definitiva. Se non dovessero arrivare risposte concrete in tempi rapidi, gli allevatori e i rappresentanti delle associazioni annunciano una mobilitazione pubblica: “Se non ci saranno atti concreti, saremo costretti a manifestare in piazza, come è nostra prassi. Non c’è più tempo da perdere,” hanno avvertito i rappresentanti di Coldiretti.