A Teatro Lauro Rossi, l’inaugurazione del nuovo anno accademico all’insegna della Cooperazione internazionale
Con l’inaugurazione del 735° anno accademico, l’Università di Macerata apre una nuova fase di cooperazione internazionale, puntando su innovazione e collaborazione grazie alla rete European Reform University Alliance (Erua). Durante la cerimonia, svoltasi presso un gremito Teatro Lauro Rossi giovedì 12 settembre, il rettore John Mc Court ha delineato le sfide e le opportunità per l’ateneo, ispirandosi alle parole del poeta Seamus Heaney, “muovere le menti e accendere nuovi significati“.
Un’alleanza per il futuro dell’istruzione europea
L’Università di Macerata è al centro di una delle più ambiziose alleanze accademiche europee, la rete Erua, che riunisce sette atenei di diverse nazioni, tutti accomunati dall’obiettivo di innovare l’educazione universitaria nelle scienze umane e sociali. La rete comprende università di Francia, Grecia, Bulgaria, Spagna, Germania e Lituania, coinvolgendo più di 120.000 studenti in tre diversi fusi orari.
“È tempo di ripensare e rilanciare un nuovo modello di educazione universitaria, capace di sostenere la crescita personale e professionale delle nuove generazioni”, ha dichiarato il rettore Mc Court. L’obiettivo è rendere l’istruzione universitaria più accessibile, inclusiva e innovativa, attraverso lo scambio di buone pratiche in didattica, ricerca e terza missione.
La sfida dell’internazionalizzazione
L’internazionalizzazione è una sfida centrale per l’Ateneo maceratese, come evidenziato dalla delegata del rettore, Benedetta Barbisan, che ha sottolineato l’importanza di rendere l’Università di Macerata sempre più attraente, accessibile e accogliente per gli studenti internazionali. In questo contesto, l’alleanza con Erua rappresenta un’opportunità cruciale per rafforzare la collaborazione tra istituzioni e per offrire agli studenti la possibilità di vivere un’esperienza educativa davvero europea.
Secondo Roman Cieślak, presidente del Consiglio dei rettori di Erua, l’alleanza rappresenta una rete viva e pulsante che connette persone, idee e opportunità, promuovendo valori fondamentali come la libertà accademica e l’autonomia istituzionale.
L’impegno per il futuro
Nonostante i successi, Mc Court ha lanciato un monito riguardo ai tagli previsti al Fondo di finanziamento ordinario per le università, sottolineando la necessità di una strategia di crescita, anziché di semplice sopravvivenza. Ha evidenziato che l’istruzione universitaria rimane fondamentale per il futuro del Paese, sia in termini di formazione del capitale umano sia per la sua importanza nella costruzione di una società più equa e competitiva.
A livello globale, Hilligje van ‘t Land, segretaria generale dell’International Association of Universities, ha ampliato il dibattito, sottolineando come le università affrontino sfide crescenti, tra cui lo scetticismo pubblico, le disuguaglianze e il declino della democrazia, minacciando la libertà accademica in alcune regioni del mondo.
Nuovi progetti e opportunità
Tra le novità più rilevanti, l’Università di Macerata ha ottenuto importanti finanziamenti per progetti di respiro internazionale. Due progetti coordinati da Unimc, Devices (sul miglioramento dei sistemi educativi in Vietnam e Cambogia) ed EthicAI4Care (che esplora l’etica nell’uso dell’intelligenza artificiale in ambito sanitario), hanno ricevuto oltre un milione di euro di finanziamento. Inoltre, il progetto EdVance, di cui l’Ateneo è partner, ha ottenuto un finanziamento ministeriale di oltre 13 milioni di euro per offrire educazione digitale di alta qualità a studenti e lavoratori.
Grazie al nuovo Centro di Servizio per la Formazione Avanzata, l’ateneo marchigiano si distingue anche nella formazione dei docenti, con un elevato tasso di occupazione dei dottori di ricerca a un anno dal conseguimento del titolo e un incremento delle iscrizioni del 20% per il primo anno.
La forza della rete
Il rettore Mc Court ha sottolineato che la parola chiave di questo anno accademico è “rete“: dalla International Association of Universities alla rete europea Erua, passando per le collaborazioni regionali e le connessioni con scuole superiori, ex-alunni e studenti. “L’insieme di queste reti ci rende più forti, più stimolati e più internazionali“, ha concluso il rettore citando un antico proverbio: “se vuoi andare veloce, vai da solo. Se vuoi andare lontano, vai insieme“.