Le Marche sono al centro di una serie di iniziative culturali di grande rilievo a Roma, promosse in collaborazione con la Fondazione Marche Cultura. Questi progetti, avviati nel mese di ottobre, celebrano il profondo legame tra la regione marchigiana e la Città eterna, attraverso la valorizzazione dell’arte sacra e della storia millenaria della Chiesa cattolica.
Uno degli eventi più importanti è la seconda edizione della mostra Rinascimento Marchigiano – Opere d’Arte restaurate dai luoghi del sisma lungo i cammini della fede, curata da Stefano Papetti e Pierluigi Moriconi. L’esposizione, visitabile fino al 12 dicembre presso il Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro, mette in luce capolavori provenienti dalle aree marchigiane colpite dai terremoti del 2016 e 2022. Queste opere restaurate testimoniano la resilienza culturale e artistica di una terra profondamente legata alla spiritualità. La mostra, promossa dal Pio Sodalizio dei Piceni e dall’Anci Marche, continuerà il suo percorso con tappe ad Ascoli Piceno, Ancona e San Severino Marche fino a settembre 2025, permettendo al pubblico di scoprire l’inestimabile patrimonio artistico dei borghi marchigiani.
Un’altra iniziativa di rilievo è la mostra Papi e Santi marchigiani, inaugurata presso Castel Sant’Angelo e aperta fino al 2 marzo 2025. Questo progetto, sostenuto dalla Regione Marche in collaborazione con importanti istituzioni culturali, esplora la storia dei pontefici e dei santi originari delle Marche. Attraverso opere inedite, documenti storici e oggetti di culto, l’esposizione, curata da Marco Pizzo e Maria Cristina Bettini, offre uno sguardo approfondito su una regione che ha dato i natali a ben nove papi. Suddivisa in tre sezioni, la mostra illustra la connessione tra la terra marchigiana e la spiritualità cattolica, invitando il pubblico a scoprire i percorsi sacri che attraversano la regione.
In aggiunta a queste mostre, è stata presentata a Palazzo Altieri una nuova monografia dedicata a Carlo Maratti, uno dei più grandi artisti del Seicento, originario di Camerano. L’opera, scritta da Stella Rudolph e Simonetta Prosperi Valenti Rodinò, celebra i 400 anni dalla nascita del maestro e il suo contributo alla scuola romana. La Fondazione Marche Cultura ha sostenuto l’iniziativa attraverso la comunicazione digitale, dando maggiore visibilità a questo evento che onora uno degli artisti più rappresentativi del panorama marchigiano e italiano.
Andrea Agostini, presidente della Fondazione Marche Cultura, ha sottolineato l’importanza di queste iniziative: “È un grande onore, da marchigiani, poter partecipare a eventi che raccontano il profondo legame tra Roma, le Marche e la fede. Queste mostre offrono un’opportunità unica per promuovere la nostra regione, soprattutto in vista del Giubileo 2025, che attirerà milioni di pellegrini da tutto il mondo. Le Marche e Roma non sono mai state così vicine”.