Un riconoscimento che va oltre i confini geografici e linguistici, per celebrare un legame profondo e sincero con le Marche: il rettore dell’Università di Macerata, John McCourt, è stato insignito del premio “Marchigiano fuori le mura”, conferito dal Consiglio regionale delle Marche per il suo contributo alla valorizzazione culturale e internazionale della regione.
La cerimonia si è tenuta a Palazzo delle Marche, dove il presidente del Consiglio regionale Dino Latini ha consegnato il riconoscimento al professor McCourt, definendolo «ambasciatore delle Marche nel mondo, promotore di un’immagine fondata su sapere, dialogo, tolleranza e bellezza».
Irlandese di nascita, McCourt vive da anni nelle Marche, a San Savino, tra Civitanova Alta e Montecosaro. Da lì ogni giorno raggiunge Macerata, dove dal 2022 guida uno degli atenei più antichi d’Italia. «Ogni mattina – ha raccontato – il paesaggio mi sorprende: è questo che ha fatto nascere un amore profondo per questa terra, così ricca e variegata».
Accademico di fama internazionale, tra i massimi esperti di James Joyce, McCourt ha insegnato in prestigiose università italiane e straniere. Oggi è anche presidente dell’International James Joyce Foundation e rappresentante della CRUI in Uni-Italia, l’associazione che promuove il sistema universitario italiano all’estero.
«Se il mio lavoro ha potuto contribuire a far conoscere il valore delle Marche oltre i suoi confini, considero questo premio non solo un onore, ma anche uno stimolo a continuare su questa strada», ha dichiarato il rettore, che ha voluto condividere il riconoscimento con tutti gli atenei marchigiani, sottolineandone il ruolo chiave nello sviluppo dei territori e nella formazione delle nuove generazioni.
Durante il suo intervento, McCourt ha anche ribadito l’importanza della didattica in presenza: «Solo attraverso la relazione educativa diretta, la partecipazione attiva alla vita accademica e il radicamento nei territori è possibile garantire una formazione autentica, critica e completa».
Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, la consigliera regionale Anna Menghi, che ha elogiato la capacità di McCourt di «trovare ciò che unisce e mai ciò che divide», l’assessora alla cultura di Macerata Katiuscia Cassetta, il rettore dell’Università di Camerino Graziano Leoni, il prorettore della Politecnica delle Marche Marco D’Orazio e quello dell’Università di Urbino Vieri Fusi, oltre a una folta rappresentanza di docenti e studenti di UniMc.
Il premio “Marchigiano fuori le mura”, giunto alla sua seconda edizione, era stato assegnato per la prima volta al sociologo Ilvo Diamanti.