Coldiretti Marche: “oltre 110 milioni di euro da vini di qualità. Pecorino dietro al Cerasuolo d’Abruzzo e al Grillo di Sicilia”
Tra i vini quelli che hanno avuto il maggior incremento di vendite nel 2023 c’è anche il Pecorino, vitigno autoctono prodotto nel sud della regione. Ad affermarlo è Coldiretti Marche, sulla base di un’analisi dei dati Circana che vede la doc marchigiana sul podio dietro al Cerasuolo d’Abruzzo e al Grillo di Sicilia con un +12% di vendite e in un contesto di maggiori consumi degli italiani per quanto riguarda i vini autoctoni.
“Un aumento – commentano da Coldiretti – in netta controtendenza rispetto all’andamento complessivo delle vendite di vino che nel 2023 hanno fatto registrare un calo in volume del 3,3%. Il segnale del fatto che il futuro del Vigneto Italia dipende dalla capacità di promuovere e tutelare le distintività territoriali“.
Tanti anche i riconoscimenti ottenuti nel corso dello stesso anno dal vitigno, come, ad esempio, i tre Bicchieri per tre etichette sulle 23 alle quali i giudici del Gambero Rosso hanno attribuito il massimo riconoscimento.
Uno sguardo infine, alla produzione di quest’anno rispetto a quella del 2023, interessata da piogge persistenti e peronospora che ne hanno causato una flessione produttiva di circa il 40%.
“Nelle Marche due terzi della produzione è destinata a vini a denominazione di origine che, secondo il report Ismea Qualivita, hanno raggiunto i 110 milioni di euro di valore, di cui 82 per doc e docg e 28 per le igp. Una produzione che lo scorso anno ha registrato una flessione di oltre il 40% a causa del clima anomalo e peronospora – aggiunge Coldiretti. E quest’anno? Il brusco calo delle temperature e qualche isolata grandinata hanno colpito le vigne ma siamo ancora in una fase nella quale le piante possono recuperare. Per ora, tutto ok, insomma. Nel frattempo si continua a monitorare costantemente la situazione“.