L’Ordine degli Psicologi delle Marche, guidato dalla presidente Katia Marilungo, ha firmato una convenzione triennale con le associazioni DI.TE. (Dipendenze tecnologiche, gap e cyberbullismo) e R.E.D. Aps (Rete Educazione Digitale) per affrontare il tema delle dipendenze digitali e dei pericoli legati al mondo virtuale. L’accordo, volto a sensibilizzare la popolazione sull’uso consapevole dei dispositivi digitali, prevede una serie di eventi informativi e formativi destinati a famiglie, scuole e lavoratori.
Un quadro preoccupante nelle Marche e in Italia
Secondo l’Atlante dell’infanzia a rischio in Italia di Save the Children, nelle Marche il 14,3% dei ragazzi tra gli 11 e i 13 anni è stato vittima di cyberbullismo. Dati che si intrecciano con quelli emersi dall’ultima indagine dell’Associazione Nazionale DI.TE., guidata dallo psicologo e psicoterapeuta Giuseppe Lavenia. La ricerca evidenzia come lo smartphone stia diventando un elemento sempre più invasivo nelle relazioni familiari:
- Il 17% dei bambini tra i 3 e i 4 anni possiede uno smartphone;
- Il 78% utilizza un tablet, mentre il 10% ha accesso a un laptop;
- Il 21% dei minori ha già aperto un profilo sui social media.
“La nostra vita è sempre più online, e i rischi sono molteplici – ha commentato la presidente Marilungo –. Le attuali restrizioni non sono ancora del tutto efficaci. Negli ultimi anni abbiamo lavorato su iniziative concrete, come la legge sulla psicologia scolastica del 2021, che ha coinvolto 30 istituti scolastici marchigiani. Ora, con questa convenzione, consolidiamo il nostro impegno per promuovere un uso consapevole della tecnologia”.
Obiettivi e struttura della convenzione
La convenzione, valida per tre anni e senza oneri finanziari, si propone di promuovere il benessere psicologico, sociale e relazionale, attraverso un approccio integrato e mirato. Tra le azioni previste: eventi informativi come convegni, workshop, tavole rotonde e momenti di studio, con la partecipazione di esperti del settore; percorsi di prevenzione per affrontare i rischi connessi al digitale, tra cui adescamento, sexting, cyberbullismo, stalking, furto di identità, phishing e dipendenze da giochi online; iniziative sociali e culturali per favorire il benessere individuale e collettivo, garantendo inclusività e attenzione a tutte le fasce della popolazione.
“Il lato scuro delle piattaforme digitali non risparmia nessuno – ha aggiunto Marilungo –. Il nostro obiettivo è fornire strumenti utili per affrontare le sfide della tecnologia e promuovere una cultura della consapevolezza digitale”. L’accordo è il risultato di un lavoro costante che ha già visto momenti significativi, come il dibattito dello scorso dicembre alla Mole Vanvitelliana di Ancona, con esperti del calibro di Roberta Bruzzone e Giuseppe Lavenia.
Le prime iniziative saranno annunciate nei prossimi mesi e si concentreranno su temi cruciali come il rapporto tra genitori e figli nell’era digitale, le strategie di prevenzione del cyberbullismo e l’educazione all’uso sicuro del web.