Una rotonda sul mare che nasce nel 1933, diventando simbolo della città adriatica di Senigallia.
In 90 anni, la Rotonda a mare è punto di riferimento per i cittadini ma anche testimone di cambiamenti storici e sociali che, in parte, fanno mutare anche la sua forma. In occasione dell’importante anniversario, la città celebra il suo faro bianco con una serata in suo onore martedì 18 luglio ed una mostra fotografica che, per un mese, darà la possibilità ai visitatori di ripercorrere attraverso foto e testimonianze la sua storia.
La mostra “Rotonda90” nasce grazie alla sinergia tra il Comune, Paolo Formiconi e Gianluca Quaglia. Un’occasione per ripercorrere la vita della struttura che, “insieme alla rocca caratterizza il territorio“, ricorda il sindaco Massimo Olivetti alla presentazione dell’esposizione. “Credo che ognuno di noi sappia che la memoria storica non può essere dimenticata e questo monumento ha visto l’evoluzione della città, dei costumi, del boom economico. Protagonista nella vita di tutti noi“.
Un percorso storico-fotografico dal 1033 ad oggi
L’idea di una struttura nel territorio non ancora urbanizzato dello scolmatore del Misa nasce in realtà due anni prima. Nel 1931, l’Azienda Autonoma di Soggiorno, Cura e Turismo di Senigallia promuove un bando per la realizzazione di una rotonda che verrà conclusa nel 1933 su progetto dell’Ingegner Cardelli.
In legno e con un forma a conchiglia, la Rotonda ricorda una cattedrale laica e viene utilizzata per i bagni in mare, con una serie di cabine attraverso le quali accedere direttamente in acqua.
La sua presenza rinominò inizialmente Senigallia come “la città delle due rotonde“, perché per “rotonda” allora si intendeva la parte del foro annonario, per questo, per distinguerla dall’altra viene chiamata “rotonda a mare”.
Essendo destinata ad un turismo di tipo balneare, la rotonda era stagionale, e veniva smontata e rimontata ad ogni estate. Per qualche anno durante la guerra inoltre, non sarà ricostruita. Al di là del difficile momento storico sociale infatti, vi era un problema di reperimento del materiale, mancante a causa dell’alta richiesta legno per la costruzione di bare per le vittime della spagnola.
Dopo la guerra, per non perdere la tradizione, i Senigalliesi propongono la realizzazione di una nuova piattaforma di cemento.
Gli anni del boom economico, dagli anni ’50 agli anni ’70, sono la rinascita della Rotonda insieme alla rinascita turistica della città. Negli anni Ottanta, come molti oggi ricordano, ospiterà addirittura una discoteca, fino al 1992 quando un incendio ne distruggerà gli interni.
Da qual momento inizia la ricostruzione che porterà alla Rotonda che conosciamo oggi, inaugurata con una grande cerimonia il 18 luglio del 2006.
Da allora, nasce a Senigallia la Notte della Rotonda per ricordarne ogni anno la grande festa inaugurale.