Thursday 21 November, 2024
HomeMarcheCronaca MarcheLido Tre Archi, feriti in una lite

Ferite lievi per mano di un uomo, che è scappato prima dell’intervento dei Carabinieri

A Fermo, nell’ambito di un’operazione condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile sono state denunciate alla competente Autorità Giudiziaria diverse persone per gravi reati tra cui lesioni personali aggravate, porto ingiustificato di strumenti atti all’offesa e danneggiamento aggravato.

Nella notte, in sinergia con i Carabinieri della Stazione di Petritoli (FM), i militari sono intervenuti a Lido Tre Archi. Una lite era stata segnalata in via Bachelet. Giunti sul posto, hanno trovato un giovane italiano, classe 2001 e già noto alle forze dell’ordine, coinvolto in una lite con un cittadino albanese, classe 1993, e un terzo individuo non identificato.

Da una prima ricostruzione, i due avevano raggiunto l’abitazione dell’italiano, un terzo uomo, visibilmente alterato, avrebbe aggredito il giovane italiano, utilizzando un oggetto metallico tagliente, come un coltello o un machete, infliggendogli alcune ferite superficiali. Anche un’amica dell’aggredito, che aveva tentato di intervenire per fermare l’aggressore, è stata ferita.

Successivamente, l’aggressore si è allontanato a piedi, facendo perdere le sue tracce. Gli aggrediti hanno riportato lievi ferite da taglio agli avambracci e alle mani, ed hanno ricevuto le cure mediche prestate sul posto dal personale del 118, senza però andare in ospedale.

Nel corso della perquisizione personale, l’albanese è stato trovato in possesso di un coltello con una lama lunga 7,5 cm. Nel corso delle procedure formali in caserma, l’albanese ha colpito violentemente con un pugno il tetto di un’autovettura privata di un militare danneggiandola. Di conseguenza, è stato ricondotto negli uffici della Sezione Radiomobile per ulteriori incombenze collezionando anche una denuncia per danneggiamento.

Il coltello sequestrato è stato posto sotto sequestro. 

Le indagini sono in corso, i sistemi di videosorveglianza pubblica e privata, presenti nella zona, potrebbero fornire utili elementi per arrivare ad individuare l’aggressore.

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.