Due titolari di stabilimenti balneari sono stati denunciati per varie violazioni
Negli ultimi giorni, i Carabinieri del Comando Provinciale di Fermo, in collaborazione con il Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Ancona e il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ascoli Piceno, hanno intensificato i controlli nel settore commerciale, con particolare attenzione agli stabilimenti balneari di Porto Sant’Elpidio e Porto San Giorgio. L’obiettivo principale delle ispezioni è stato quello di prevenire e reprimere i fenomeni di sfruttamento del lavoro e di verificare il rispetto delle normative sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
Porto Sant’Elpidio: carenze antincendio e igienico-sanitarie
Presso un noto stabilimento balneare di Porto Sant’Elpidio, i controlli hanno evidenziato diverse criticità. La legale rappresentante dell’attività, una 46enne di origine rumena, è stata denunciata per violazioni in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro, in particolare per l’inidoneità dei dispositivi antincendio e l’assenza di segnaletica di emergenza. Sono state inoltre riscontrate violazioni amministrative e elevate sanzioni per un totale di 4.000 euro per la mancata applicazione delle procedure di autocontrollo del locale adibito a bar esterno e per inadeguatezze igienico-sanitarie.
Porto San Giorgio: mancata formazione antincendio e videosorveglianza abusiva
Anche uno stabilimento balneare di Porto San Giorgio è stato oggetto di controllo, con la collaborazione del personale dei Vigili del Fuoco e della SIAE Marche. In questo caso, le violazioni accertate sono state più numerose e hanno portato alla denuncia della legale rappresentante dell’esercizio, una 55enne fermana. Le contestazioni riguardano la mancata formazione antincendio degli addetti, l’omessa valutazione dei rischi, l’assenza del piano di emergenza ed evacuazione e la presenza di un impianto di videosorveglianza non autorizzato. È stata inoltre contestata la non corretta applicazione delle procedure di autocontrollo degli alimenti, con una sanzione di 2.000 euro. L’attività commerciale è stata sospesa a causa della mancata elaborazione del piano di emergenza ed evacuazione.
Impegno costante dei Carabinieri per la sicurezza
I Carabinieri hanno ribadito il loro impegno a vigilare con fermezza per garantire il rispetto delle norme in materia di salute pubblica e sicurezza dei lavoratori, a tutela dei diritti di tutti. Le indagini sono ancora in corso e le persone indagate sono da considerarsi presunte innocenti fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.