Una mattina fuori dall’ordinario, dove il centro storico si è trasformato in un teatro a cielo aperto, tra poesia urbana e creatività collettiva. È successo il 10 aprile a Macerata con “Paper Carriage: handle with care!”, la performance dell’artista tedesco Frank Bölter, che ha portato in scena un corteo di cavalli e carrozze realizzati interamente in carta, costruiti a grandezza naturale insieme a studenti, cittadini e passanti.
Un progetto sorprendente e coinvolgente, nato dalla residenza artistica promossa dalla Scuola di Studi Superiori “Giacomo Leopardi” dell’Università di Macerata, nell’ambito del programma “Human Action / Social Connection”, che ha visto la partecipazione dell’Accademia di Belle Arti, del Liceo Artistico “Cantalamessa”, del Comune di Macerata e dell’Ecomuseo delle Case di Terra.
La mattinata ha preso vita in Piazza Vittorio Veneto, dove studenti e studentesse, insieme all’artista e ai cittadini, hanno lavorato fianco a fianco per completare le sculture di carta, ispirate alla visita di Bölter al Museo della Carrozza di Palazzo Buonaccorsi. «Un bene comune che meritava di essere raccontato in forma collettiva», ha spiegato l’artista, che da anni esplora il potenziale simbolico della carta come materiale artistico e sociale.
Intorno alle 11, la “parata” ha preso il via lungo corso della Repubblica, attraversando Piazza della Libertà e via Don Minzoni, fino ad arrivare proprio al Museo della Carrozza, dove le opere resteranno esposte fino al 18 maggio, in occasione della Giornata Internazionale dei Musei.
A documentare l’intera azione, il videomaker Andrea Petinari e un reportage fotografico che racconterà non solo l’opera finale, ma soprattutto il processo creativo e relazionale che l’ha generata. Perché, come ha ribadito più volte lo stesso Bölter, “l’opera d’arte sta nel creare insieme, più che nel risultato”.
La residenza dell’artista a Macerata è stata un laboratorio vivo, aperto, condiviso: l’atelier allestito negli ex locali della scuola Mestica è diventato punto di incontro per studenti, famiglie, curiosi, in un flusso continuo ben oltre gli orari previsti. Un esempio concreto di arte partecipata, capace di attivare connessioni e creare comunità.
E l’esperienza non si è fermata al centro. Nel pomeriggio, infatti, il quartiere di Borgo Ficana ha ospitato un nuovo laboratorio creativo in collaborazione con l’Ecomuseo: fiori di carta realizzati da donare in occasione del mercato settimanale, un gesto simbolico di pace e solidarietà.
A rendere possibile questa esperienza, una rete di collaborazioni fitta e affiatata, guidata dalla direttrice della Scuola, Carla Danani, e dalla studentessa Nicole Esposito, che hanno curato ogni fase del progetto. Un’iniziativa che dimostra come anche la carta – fragile per natura – possa diventare strumento di forza, bellezza e condivisione.