Wednesday 8 January, 2025
HomeMarcheAttualità MarcheCalo di produzione e flessione del mercato: le previsioni di Confindustria per il 2025

Le imprese marchigiane si apprestano ad affrontare un primo semestre del 2025 caratterizzato da incertezze e da un’attività produttiva in rallentamento. Questo è quanto emerge dall’indagine rapida “Le prospettive dell’economia” condotta dal Centro studi di Confindustria Marche su un campione di 738 imprenditori tra l’11 e il 23 dicembre 2024. Sebbene le prospettive siano meno pessimistiche rispetto all’anno precedente, il contesto economico resta fragile, influenzato da una domanda internazionale e un mercato interno ancora deboli.

Scenario economico regionale

Le previsioni per il primo semestre 2025 evidenziano un ulteriore calo dell’attività produttiva, con una flessione particolarmente marcata nel mercato interno. Il 30,1% degli intervistati prevede una diminuzione della produzione, un dato comunque in miglioramento rispetto al 38,9% della precedente rilevazione. Analogamente, le aspettative sulle vendite restano contenute: per il mercato internazionale, il 54,7% degli imprenditori prevede livelli stabili, mentre il 30,4% prevede un calo. Sul fronte interno, la stazionarietà è prevista dal 49,9% del campione, contro un 34% che anticipa una flessione.

Settori e dimensioni d’impresa

Le previsioni variano notevolmente tra settori e dimensioni aziendali. I comparti alimentare, cantieristica e servizi alle imprese mostrano segnali di lieve miglioramento, mentre il sistema moda, la gomma e il settore dell’elettronica registrano le flessioni più marcate. Le difficoltà si fanno sentire soprattutto nelle piccole imprese con meno di 10 addetti, mentre quelle con oltre 50 dipendenti vedono una riduzione più significativa delle flessioni attese.

A rappresentare un segnale incoraggiante, gli investimenti. Circa il 48% degli imprenditori non prevede riduzioni in questo ambito, mentre il 19,4% manifesta un orientamento positivo. Un dato che sottolinea la volontà delle imprese di mantenere la competitività in un contesto economico sfidante.

L’analisi di Confindustria Marche

Secondo il presidente di Confindustria Marche, Roberto Cardinali, “L’industria marchigiana affronterà un primo semestre segnato dall’incertezza e da un rallentamento produttivo. Tuttavia, le imprese dimostrano capacità di adattamento e una solida volontà di investire, pur richiedendo un urgente sostegno da parte delle istituzioni con politiche industriali incisive e lungimiranti.”

Anche Alessandra Baronciani, presidente di Confindustria Pesaro, pone l’accento sulla necessità di interventi strutturali: “È fondamentale rafforzare la competitività europea, con misure come il prezzo unico dell’energia e una pianificazione infrastrutturale coordinata. Gli Stati devono smettere di limitarsi a compromessi di aiuti frammentati.”

Diego Mingarelli, presidente di Confindustria Ancona, evidenzia l’importanza di politiche industriali in grado di modernizzare filiere strategiche come metalmeccanico, elettrodomestici e automotive: “Serve attrarre investimenti e tecnologie per affrontare sfide globali e locali.”

Le preoccupazioni per settori chiave come moda, meccanica e automotive sono condivise anche dai presidenti delle sezioni territoriali di Confindustria. Fabrizio Luciani, di Fermo, sottolinea come i cambiamenti negli stili di vita stiano penalizzando il settore moda, mentre Simone Ferraioli, di Ascoli Piceno, guarda alle incertezze geopolitiche e alle politiche commerciali internazionali come fattori determinanti per l’export.

Nonostante le difficoltà in conclusione, le imprese marchigiane cercano di cogliere ogni opportunità per innovare e adattarsi, ponendo le basi per una possibile ripresa nella seconda metà dell’anno. Con politiche adeguate e un sostegno concreto, il 2025 potrebbe rappresentare un anno di transizione verso un futuro più stabile e competitivo.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio. L'idea di fondare Capocronaca, insieme a Cristina, nasce all'inizio del 2023. Nelle sue fondamenta, la volontà di dare ai lettori una voce nuova da ascoltare e scoprire insieme a loro, cosa accade ogni giorno.