Sunday 10 August, 2025
HomeMarcheAttualità MarcheUn passo avanti per la rinascita della Chiesa di Santa Maria di Valfucina

Previsti interventi numerosi e complessi. Tra i principali ci sono il miglioramento sismico delle murature, dei solai e della copertura, il rifacimento della pavimentazione

L’Arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche ha ricevuto il via libera dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata per avviare i lavori di recupero e miglioramento sismico della Chiesa di Santa Maria di Valfucina. Situata nella suggestiva frazione di Elcito, all’interno della Riserva naturale regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito, la chiesa era stata gravemente danneggiata dai terremoti del 2016, rendendola inagibile.

Il progetto di recupero è ambizioso e mira a riparare i danni subiti dall’edificio, che ha una storia secolare. La chiesa, che faceva parte di un complesso abbaziale benedettino dell’XI secolo, era già stata danneggiata nel 1799. La struttura che oggi conosciamo risale ai primi anni dell’Ottocento.

Dettagli del progetto e vincoli della Soprintendenza

Gli interventi previsti sono numerosi e complessi. Tra i principali ci sono il miglioramento sismico delle murature, dei solai e della copertura, il rifacimento della pavimentazione della chiesa e della cripta, e il ripristino dell’accesso a quest’ultima con la costruzione di una nuova scala esterna. Saranno anche consolidati e restaurati i soffitti a volta della cripta e una colonna mancante. Non mancheranno lavori di restauro e finitura, come la pulizia delle superfici, il restauro del portone d’ingresso e la sostituzione degli infissi.

In virtù del grande valore storico-artistico dell’edificio, la Soprintendenza ha imposto precise prescrizioni. Tutte le operazioni di scavo, vista la lunga storia della chiesa e la possibilità di importanti ritrovamenti, saranno eseguite sotto la costante supervisione di archeologi. Anche lo svuotamento dell’ossario richiederà l’assistenza di un antropologo fisico.

Questa autorizzazione rappresenta un passo cruciale per restituire alla comunità settempedana un luogo di culto e un patrimonio di inestimabile valore storico e spirituale, garantendo al contempo la massima tutela del suo passato.

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.