Riappropriazione di spazi di libertà, lotta “contro la repressione del dissenso e della libera espressione”, rivendicazione del diritto di cantare e ballare nelle strade, dalle quali la “logica del profitto e del controllo” dovrebbe tenersi alla larga: questo sarà il significato di Smash Repression Marche. L’evento arriverà nel centro di Ancona nel pomeriggio di sabato 10 giugno, animando le vie del capoluogo di regione fino a sera inoltrata.
“Nelle Marche qualcosa bolle e ribolle ribelle!” annunciavano le pagine social di Smash Repression già qualche settimana fa. Al corteo, basato su una street rave parade, è prevista la partecipazione di centinaia di persone che intendano manifestare contro la legge anti-rave, e non solo.
Le pretese che avanzeranno i manifestanti riguarderanno la necessità di riconquistare spazi in cui i cittadini possano esprimersi liberamente: a livello artistico, culturale, sociale e politico. Luoghi in cui il dissenso non sia soffocato, ed in cui non si debba temere la repressione da parte delle autorità.
Smash Repression in Ancona: “Riappropriamoci dei nostri spazi, della nostra città”
Entrata in vigore lo scorso 31 dicembre 2022, la legge anti-rave voluta dal Governo Meloni parla chiaro in materia di raduni illegali. “Chiunque organizza o promuove l’invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di realizzare un raduno musicale o avente altro scopo di intrattenimento, è punito con la reclusione da tre a sei anni, e con la multa da 1.000 € a 10.000 €”.
Se questo è il testo del decreto recentemente convertito in legge, non tutti gli italiani sembrerebbero aver accolto favorevolmente quanto stabilito dal Governo. Smash Repression, già tenutasi in molteplici città italiane, è l’iniziativa con cui i dissidenti replicano ai provvedimenti politici.
L’evento – che nasce dalla collaborazione tra singoli e progetti culturali di vario genere (antiproibizionisti, antirazzisti, femministi) – è caratterizzato da carri musicali che sfileranno lungo le vie urbane, con tanto di musica al seguito e performance di artisti provenienti da ogni parte d’Italia.
Sabato 10 giugno, l’iniziativa scuoterà anche il capoluogo marchigiano. A partire dalle ore 17:00, il corteo comincerà la sua avanzata muovendosi da Piazza Pertini. Cinque i carri musicali coinvolti, con a bordo “tantissimi dj e artisti da tutte le Marche ed oltre”. Nel tardo pomeriggio, Ancona verrà pervasa da un’atmosfera di festa ed allegria, con la musica che giungerà fino alla Fiera della Pesca.
Musiche di vario genere – dalla Techno al Reggae – affinché Smash Repression non passi inosservata. D’altra parte, è proprio ciò che richiede la forma della street parade. “Ci poniamo in aperta contestazione del decreto legge anti-rave e delle forme di repressione del dissenso e della libera espressione” spiegano i promotori dell’iniziativa, per la quale è prevista grande affluenza.
E senza musica, senza quella sufficiente dose di “casino” che serva a riscuotere le coscienze, a trascinare anime e corpi nello spirito di Smash Repression, nessuna street parade sarebbe di fatto possibile. “Se non possiamo ballare non è la nostra rivoluzione. Riprendiamoci i nostri spazi, la nostra città, il nostro presente e futuro!”.