I numeri del bilancio presentato ieri dall’AST di Fermo. Saltamartini: “Qui ci sarà uno dei più moderni ospedali d’Italia”
Nuove assunzioni di sanitari, mobilità attiva extra regionale in crescita del 13%, mobilità passiva in calo e prestazioni specialistiche in aumento, così come il numero degli screening dedicati alla prevenzione.
Sono i numeri relativi all’attività svolta nel 2023 dall’AST di Fermo, presentati ieri mattina in Regione dal presidente Francesco Acquaroli, dal vice presidente e assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, dal sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale Aldo Salvi e dal direttore generale AST FM Roberto Grinta.
“È importante presentare il lavoro delle nostre AST sul territorio – ha ribadito il presidente Acquaroli – perché aiuta a farci capire anche come il sistema possa essere migliorato con maggiore consapevolezza, attraverso il coinvolgimento di tutti gli operatori del territorio. Più riusciamo a dialogare più riusciamo a garantire una maggiore appropriatezza delle prestazioni. Penso ai numerosi accessi al Pronto soccorso classificati come codici bianchi o verdi; se riuscissimo a trattare, almeno parzialmente, questi accessi dirottandoli su altre strutture del territorio, si ridurrebbe di molto l’impatto sul Pronto soccorso. L’appropriatezza delle prestazioni, insieme a tante altre sfide, credo che possa essere un primo grande obiettivo da mettere in campo per rendere migliore l’efficacia del sistema”.
“Stiamo investendo molto nella sanità del territorio del fermano – ha dichiarato l’assessore Saltamartini – A Fermo stiamo realizzando uno dei più moderni ospedali d’Italia. Come Regione abbiamo investito risorse finanziarie molto importanti, che stiamo impiegando anche per la riqualificazione dell’Ospedale di Amandola, che da struttura di comunità diventerà un polo ospedaliero con importanti specializzazioni, fra le quali Medicina, Day Surgery, affiancate da un grande Pronto soccorso con elisuperficie e Potes: un bel segnale per la zona montana gravemente colpita dagli eventi sismici del 2016. Queste sono risposte concrete che stiamo dando ai cittadini, insieme ai servizi di telemedicina con i Punti Salute”.
“Stiamo lavorando per potenziare la sanità in tutto il territorio regionale – ha aggiunto Saltamartini – per dare risposte al crescente bisogno di presa in carico delle cronicità legato al progressivo invecchiamento della popolazione e per risolvere lacune storiche, come la carenza di medici e le liste d’attesa, un lavoro importante che nel tempo darà i suoi frutti”.
“L’Azienda Sanitaria Territoriale di Fermo – ha detto l’assessore – potrà contare su tecnologie avanzatissime e Fermo avrà uno dei più moderni ospedali d’Italia, adeguato sismicamente, e anche questo è molto importante, specie in una regione duramente colpita dal terremoto”. “Il nuovo Ospedale di Amandola – ha tenuto a sottolineare, infine Saltamartini – potrà diventare attrattivo anche per i giovani medici”.
“L’Ast di Fermo è quotidianamente al lavoro, in sinergia e sintonia con la Regione Marche, per garantire al Fermano standard sanitari di assoluto livello – ha dichiarato il dg Grinta – perché la mission quotidiana è produrre salute nel nostro territorio di riferimento. Abbiamo una chiara visione della sanità anche nell’ottica della costruzione dei due nuovi ospedali di Campiglione di Fermo e di Amandola. Una visione di sanità capillare e territoriale, sulla scia delle linee guida regionali, che fa leva sulle eccellenze professionali di cui disponiamo”.
L’anno scorso sono stati assunti 318 professionisti con un aumento del 21% rispetto al 2022. Per quanto riguarda la contrattazione dell’Area Comparto l’AST ha stipulato un contratto integrativo valido per il triennio 2023-2025 e un accordo integrativo dell’Area medico-veterinaria per l’utilizzo dei residui degli anni precedenti al 2020, risolvendo così una serie di contenziosi. Inoltre, nell’anno 2023 ha approvato una serie di nuovi regolamenti, tra i quali figurano quello sulla mobilità esterna all’Area Comparto, sul lavoro agile, sui tempi di vestizione e sul servizio mensa, insieme alla riclassificazione degli incarichi di funzione.
I ricoveri effettuati nel 2023 sono stati complessivamente 12.707, mentre gli interventi chirurgici sono stati 6 mila, con un + 12% di interventi ad alta complessità rispetto al 2022. La mobilità passiva si è ridotta del – 5,4% nei ricoveri, mentre la mobilità attiva extra-regionale registra un +13% rispetto al 2022, quella complessiva un +2%, un segnale di attrattività dell’Ast. A crescere sono anche le prestazioni specialistiche erogate che nel 2023 vedono un incremento del + 15%. Significativi anche i numeri in termini di screening dedicati alla prevenzione: il numero di esami alla mammella registra un +6%, quelli al colon retto +94%, alla cervice uterina +50%, mentre lo screening per l’epatite C (avviato nel 2023) ha visto 1.070 esami effettuati.
Sul fronte degli investimenti tecnologici, che nel triennio ammontano ad oltre 4,9 milioni, 1,7 milioni hanno già permesso l’acquisto di arredi e tecnologie per l’Ospedale di Amandola (a cui sono destinati oltre 6,3 milioni), fra li quali figurano sistemi radiologici multifunzione, Tac ed ecografi per la radiologia. Per il nuovo Ospedale di Fermo (investimento complessivo pari ad oltre 26 milioni) sono già stati acquistati due Risonanze (RMN) per un importo di oltre 1,4 milioni di euro, un mammografo e un ecotomografo, per un investimento complessivo di oltre 331mila euro.
Le risorse PNRR destinate all’AST di Fermo (oltre 9 milioni) saranno investite per realizzare COT a Fermo e Montegranaro, Case di Comunità a Montegranaro, Petritoli, Sant’Elpidio a Mare, Porto San Giorgio, e un Dipartimento di Prevenzione.