L’Azienda sanitaria territoriale di Ancona pianifica investimenti per migliorare il servizio dei Pronto soccorso del territorio. In particolare, con la volontà di migliorare l’organizzazione del lavoro, le azioni mirano a ridurre i tempi d’attesa, potenziare gli ambulatori ed il personale, insieme a piani mirati per le emergenze.
Ad iniziare dal Pronto soccorso di Senigallia, potenziato negli ultimi tempi con 6 medici neolaureati assunti con contratti di collaborazione ed un terzo ambulatorio dedicato ai codici minori. Da questa settimana, inoltre, la Medicina Interna di Senigallia è tornata a pieno regime in quanto sono stati riaperti i 14 posti letto dopo il periodo estivo con il relativo deflusso dei pazienti dal Pronto Soccorso ai reparti di degenza.
In linea con la precedente, anche la situazione che si registra al Pronto Soccorso dell’Ospedale Carlo Urbani di Jesi, dove sono stati assunti, con varie tipologie di contratti, 5 medici specializzandi. A breve è previsto inoltre l’ingresso di un ulteriore medico con contratto di collaborazione dedicato ai codici minori che permetterà di ridurre ulteriormente i tempi di attesa. A Jesi, oltre ai Fast Track operativi da tempo – Oculistico, Pediatrico, Dermatologico, Otorino – recentemente è stato introdotto il Fast Track Odontostomatologico cosi come già operativo al PS di Senigallia e Fabriano. Inoltre sta trovando conclusione anche l’iter per l’adattamento del nuovo programma informatico DSEO per l’attivazione del Fast Track Radiologico – Ortopedico dedicato ai codici minori con trauma isolato degli arti.
Un aumento di pazienti durante la stagione estiva, ha infine riguardato il Pronto Soccorso di Fabriano dove si sono recati una media di 100 utenti al giorno. I tempi di attesa media di presa in carico e gestione sono molto inferiori rispetto allo standard ministeriale con grande soddisfazione da parte dell’utenza e del personale al lavoro. Dal 7 agosto alla fine di ottobre prossimo, la struttura ha assunto un medico abilitato per 30 ore settimanali deputato ai codici minori.
Attualmente si sta anche svolgendo per tutto il personale ospedaliero e amministrativo dell’ospedale, così come in altri presidi, la formazione relativa ai piani di emergenza interna per un eventuale afflusso massiccio di feriti (Peimaf).