“Ad Ancona la professione di infermiere piace sempre“, a confermarlo sono i numeri condivisi dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Ancona all’indomani delle domande presentate per entrare al corso universitario dell’Università del capoluogo.
Tra i circa 12mila infermieri in servizio nella Regione Marche, oltre 4.000 lavorano nella sola provincia di Ancona “ma la dotazione organica infermieristica è insufficiente tenendo conto degli attuali bisogni di salute e dei cambiamenti epidemiologici sopraggiunti” commenta l’OPI. Per questo, l’interesse che la professione continua a mantenere negli anni è importante e fondamentale per la sanità del territorio.
Il trend delle domande è leggermente decrescente ma comunque il numero delle richieste di ingresso continua ad essere superiore ai posti disponibili. Per l’anno accademico 2023/2024 sono state 444, su un numero di posti di 440 ( lo scorso anno si erano presentati in 585).
Il trend è simile anche nelle regioni del centro-sud Italia.
“Il punto critico – commenta Giuseppino Conti, presidente Opi Ancona– riguarda le prospettive di carriera e lo sviluppo professionale che finora ha portato circa 20mila infermieri italiani ad accogliere proposte lavorative all’estero allettati da remunerazioni più gratificanti e percorsi di carriera certi lasciando vacanti molti posti che andrebbero coperti con nuove unità di personale assumendo infermieri provenienti da altri paesi”.
In riferimento al programma di studio nei corsi di laurea in Scienze Infermieristiche, Opi Ancona ha chiesto anche una rivisitazione dei contenuti e dei programmi formativi adeguandoli ai bisogni dei cittadini, più professori ordinari di provenienza infermieristica, almeno uno per ogni ateneo, anche perché gli infermieri sono passati da una formazione regionale a universitaria.