“Con l’approvazione del Piano regionale delle Infrastrutture Marche 2032, la nostra regione compie un passo storico verso il superamento di un gap infrastrutturale che per troppo tempo ha condizionato lo sviluppo, la competitività e la qualità della vita nei nostri territori. Come relatore di maggioranza, sono orgoglioso di aver contribuito a un atto amministrativo di portata strategica che disegna una visione chiara, concreta e condivisa per le Marche dei prossimi decenni”.
Così il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Simone Livi, commenta il via libera al Piano Infrastrutture, corredato da Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e sostenuto da un investimento complessivo di 5,9 miliardi di euro.
Il Piano si articola su quattro assi strategici:
Riconnettere le Marche all’Italia e all’Europa, restituendo centralità alla nostra regione anche nei corridoi logistici internazionali e colmando il divario generato anche dalla declassificazione a “regione in transizione” del 2018;
promuovere un nuovo Corridoio Ten-T diagonale tra Adriatico, Tirreno, Balcani e Atlantico, valorizzando la vocazione logistica del porto di Ancona nell’ambito delle “Autostrade del Mare”;
costruire una rete infrastrutturale “a maglia”, superando l’arretratezza della configurazione “a pettine”, con l’integrazione tra gomma e ferro e il completamento di opere fondamentali come la Pedemontana delle Marche e l’Anello Ferroviario;
realizzare infrastrutture moderne, sostenibili e inclusive, capaci di ridurre i tempi di percorrenza, aumentare la sicurezza, migliorare la qualità dell’ambiente e generare nuove opportunità occupazionali, soprattutto per i giovani.
Alcune delle progettualità previste, suddivise per Provincia.
Pesaro‑Urbino (PU):
Completamento della superstrada E78 / SS 73 bis (Grosseto–Fano), con lotti mancanti, gallerie e viadotti. Interventi Anas per messa in sicurezza dei tratti tra Fano e Fossombrone;
manutenzione e messa in sicurezza di viadotti e gallerie provinciali (SS Flaminia, Val Cesano, Urbinate, Adriatica, Fogliense…);
ripristino della ferrovia Fano–Urbino, come metropolitana turistica e potenziale trasporto locale, con studi di fattibilità e linea riattivata fino a Pergola;
realizzazione di parcheggi di scambio e mobilità integrata a Montecosaro e Borgostazione con sistema gomma-rotaia e interscambio mezzi;
Provincia di Ancona:
Potenziamento e raddoppio della ferrovia Orte–Falconara (tratta PM228–Castelplanio–Serra San Quirico);
adeguamento Fosso San Valentino a Osimo e collegamenti fra SS16 e viabilità urbana;
lavori idraulici e stradali su territorio comunale; dragaggi e messa in sicurezza dei fondali portuali nelle aree portuali di Ancona, Civitanova, Senigallia, Fano, Numana;
sviluppo infrastrutturale di aeroporto Falconara e piattaforma portuale, miglioramenti accessi e logistica.
Provincia di Macerata:
Completamento della SS256var “Pedemontana delle Marche” (Fabriano–Matelica–Castelraimondo), ampliando il tratto interno;
Intervalliva Sforzacosta/via Mattei; Bretella di collegamento con la frazione di Villa Potenza;
Svincolo autostradale Potenza Picena;
Bretella SS 77–SS 16 tra Civitanova Marche e Porto Sant’Elpidio per decongestionare l’intersezione nei centri urbani e ottimizzare i flussi lungo la costa sud delle Marche; dragaggio portuale e monitoraggio civile relativo al porto di Civitanova, contribuendo alla mobilità marittima e logistica regionale.
Provincia di Ascoli Piceno:
Elettrificazione e raddoppio della linea ferroviaria Ascoli Piceno–Porto d’Ascoli, per 32 km nei comuni tra San Benedetto e Ascoli, con eliminazione di passaggi a livello;
fondi per autobus urbani ecocompatibili in città come Ascoli Piceno e San Benedetto;
messa in sicurezza di ponti, strade provinciali e frane (es. Monsampolo, Spinetoli, Maltignano) con fondi regionali e MIT.
Provincia di Fermo:
Connessione stradale Campiglione di Fermo – rotatoria Girola, per migliorare la viabilità intercomunale;
dragaggi e sicurezza nei porti di Fermo/Porto San Giorgio, monitoraggio portuale previsto dai fondi regionali (~2,8 M€ complessivi);
attività su ponti e strade provinciali del Fermano: frane, manutenzioni strutturali, grazie a risorse MIT e Regione.
“Il nostro è un impegno serio, frutto di anni di lavoro della Giunta regionale guidata da Francesco Acquaroli che ringrazio al pari dell’assessore Francesco Baldelli e delle strutture che hanno saputo ascoltare le esigenze di tutte le aree della nostra regione, da nord a sud, dalla costa all’entroterra.
Il Piano Infrastrutture 2032, di cui molti cantieri già attivi, è la dimostrazione tangibile che la stagione dell’immobilismo targato centrosinistra è finita. Abbiamo finalmente voltato pagina: dopo anni di ritardi e promesse disattese, le Marche tornano protagoniste nella sfida della modernizzazione infrastrutturale.
Questo Piano ha una visione a 360 gradi: non solo strade e ferrovie, ma anche sviluppo sostenibile, lotta alle diseguaglianze territoriali e rilancio delle aree interne. Investire in infrastrutture significa investire nel futuro economico e sociale delle Marche, rafforzando il tessuto imprenditoriale e creando nuove opportunità per le famiglie, le imprese e le nuove generazioni.
Non è un elenco di opere, ma una strategia strutturata, costruita ascoltando i territori e disegnata per durare nel tempo. Grazie a un mix intelligente di risorse regionali, nazionali ed europee, siamo oggi nelle condizioni di intervenire in ogni angolo delle Marche.
Continueremo a lavorare per recuperare il tempo perso e proiettare la nostra regione verso una stagione di sviluppo e competitività. Con la guida del centrodestra e la determinazione del presidente Acquaroli, le Marche stanno finalmente uscendo dall’isolamento e riaffermando con forza il proprio ruolo nel cuore dell’Italia e nel sistema infrastrutturale europeo”.
Queste le dichiarazioni del capogruppo di FdI, Simone Livi, relatore di maggioranza della Proposta di atto amministrativo Piano regionale delle Infrastrutture Marche 2023, approvato durante la seduta odierna del Consiglio regionale.