L’Europarlamentare FDI: “Il Ministero farà reclamo in Corte d’Appello contro la sentenza del Tribunale fallimentare di Ancona”
“Questa mattina la prima telefonata che ho ricevuto è stata quella del ministro Adolfo Urso che alle mie rimostranze ha assicurato che il Ministero farà reclamo avverso la decisione frettolosa e ingiustificata del Tribunale fallimentare di Ancona.
Frettolosa, in quanto proprio più cinque ore prima della sentenza del pomeriggio, alle ore 10:20, era stata notificata al Tribunale la decisione del Ministero di procedere alla Liquidazione giudiziale e il proseguimento in continuità dell’attività della cooperativa e avrebbe consentito a Terre Cortesi Moncaro tutto il tempo necessario per procedere alla tutela di tutti i soggetti parti in causa e, soprattutto, un più ordinato iter per il salvataggio della stessa.
E, invece, si è preferito proporre il fallimento tout court con il Giudice Filippello che ha emesso questa singolare sentenza.
Sono stato l’unico, in solitario, ad affermare a più riprese che si voleva caparbiamente portare la Moncaro al fallimento e alla sua svalorizzazione. Non sono stato ascoltato.
Un fallimento che ne nasconde almeno altri due. Il primo è politico ed è tutto imputabile al Partito democratico che ha utilizzato la Cooperativa per i propri tornaconti politici e clientelari. Come si spiegherebbe altrimenti, l’assordante silenzio dei consiglieri regionali del Pd che amano scrivere e interessarsi dell’universo mondo.
Per i precedenti amministratori, secondo fallimento, viene certificato che hanno portato avanti spregiudicate operazioni contabili che hanno determinato oltre 50milioni di euro di debiti e per i quali, l’auspicio, e che dovrà essere promossa un’azione penale e un’azione di responsabilità.
Non finisce qui, tutt’altro, come mi è stato assicurato dal Ministero e dal Ministro Urso in prima persona.
La più grande Cooperativa vitivinicola delle Marche, 22milioni di bottiglie e 26milioni di fatturato, non può e non deve finire con un fallimento che nasconde la chiara volontà, fin dall’inizio, di favorire speculazioni, parcelle professionali dei Curatori fallimentari e appetiti di amici degli amici, già individuati, per comprarla a prezzo di saldo.
Vergogna! No, non finirà così. Serve uno scatto da parte di tutti, Tribunale di Ancona in primis, per salvaguardare la marchigianità della Cooperativa, i soci, i conferitori, i dipendenti, vale a dire la parte sana di una realtà che è stata utilizzata fino all’ultimo per meri fini personali e politici. Su questo andrò fino in fondo, utilizzando tutte le prerogative derivanti dal mio ruolo di deputato europeo”.
Questa la dichiarazione dell’europarlamentare di FdI, on. Carlo Ciccioli, in merito alla decisione del Tribunale di Ancona.