Ospiti Neri Marcorè e uno dei più raffinati cantautori italiani, Niccolò Fabi, per un evento dal titolo “Conterranee”
Sabato 12 luglio IncantoMarche, il festival musicale di RisorgiMarche, regalerà il secondo appuntamento, anch’esso interamente settempedano, con le note dell’edizione 2025. A partire dalle ore 18 la suggestiva Roccaccia di San Lorenzo, a confine con Treia, ospiterà l’incontro tra Neri Marcorè e uno dei più raffinati cantautori italiani, Niccolò Fabi, per un evento dal titolo “Conterranee”.
Sarà una conversazione intima e profonda che legherà musica, racconti, canzoni e aneddoti, in una piacevole dimensione amichevole e rilassata. Neri Marcorè dialogherà con Niccolò Fabi nella splendida cornice del paesaggio naturale della Roccaccia, offrendo al pubblico un’occasione unica per conoscere più da vicino l’artista.
Niccolò Fabi, la cui carriera è costellata di successi e riconoscimenti, ha saputo conquistare il cuore del pubblico fin dal 1997, quando vinse il Premio della Critica a Sanremo con “Capelli”. Da allora, ha firmato brani iconici come “Costruire”, diventato uno dei suoi pezzi più amati, e ha ricevuto ben due Targhe Tenco come miglior disco in assoluto per “Ecco” e “Una Somma di Piccole cose”. La sua discografia include album di grande spessore come “Tradizione e Tradimento” e il recentissimo “Libertà negli Occhi”.
Niccolò Fabi è noto anche per il suo impegno sociale, come la raccolta fondi per “Medici con l’Africa Cuamm” con il singolo “Parole Parole”, e per aver partecipato a progetti collettivi di successo come “FabiSilvestriGazzè”, culminato in concerti indimenticabili davanti a migliaia di persone. Artista eclettico e sempre in evoluzione, ha sperimentato nuove formule musicali, come dimostrato dal suo album orchestrale “Meno per Meno” e dal podcast omonimo con Tlon.
Prima del dialogo con Neri Marcorè che di RisorgiMarche è ideatore insieme a Giambattista Tofoni, la giornata si aprirà con le affascinanti “Marche Immaginifiche” di Roberto Lucanero (racconti, organetti e danze) e Veronica Ferraioli (organetto). Attraverso il saltarello, il tamburo e le leggende legate agli zoccoli di legno di fico delle fate della Regina Sibilla, verrà evocato il “genius loci musicale marchigiano”. Verrà narrata la storia del ficus ruminalis e il suo legame con l’adozione dell’organetto nelle Marche, con un riferimento al “bosco di fico” di Castelfidardo, culla di questo strumento che ha rivoluzionato la musica tradizionale.
L’Amministrazione Comunale di San Severino Marche invita tutti a partecipare a questo secondo imperdibile appuntamento, che celebra la musica di qualità, il dialogo profondo e la bellezza del nostro territorio. Un’occasione per lasciarsi ispirare dalle parole e dalle note di grandi artisti nel cuore delle Marche.