“Annata climatica disastrosa, più risorse per le coltivazioni viticole biologiche”. Imt, Vini Piceni e Confagricoltura chiedono all’assessore regionale all’agricoltura maggiori risorse per i viticultori in biologico
I “viticultori in biologico sono quelli che sono stati maggiormente danneggiati dalle avversità atmosferiche e dall’insorgere della fitopatia peronospora”. A dirlo sono congiuntamente l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, il Consorzio dei Vini Piceni e Confindustria Marche che, in proposito, hanno avanzato all’Assessore regionale all’agricoltura Antonini, la richiesta di maggiori risorse per le coltivazioni viticole biologiche.
Risorse che andrebbero ad aggiungersi a quanto fatto finora per sostenere il settore vitivinicolo regionale, dalla concessione aggiuntiva di carburante agricolo per trattamenti fitosanitari per le uve da vino e da tavola, al ruolo da capofila tra tutti gli assessori all’agricoltura regionali per la questione della peronospora ricoperto dall’Assessore Antonini.
“È un momento particolarmente difficile per i viticultori, del quale non hanno alcuna colpa“, hanno sottolineato Michele Bernetti e Giorgio Savini presidenti rispettivamente di IMT e di Vini Piceni, insieme al presidente dell’associazione agricola regionale Federico Castellucci. L’impegno dimostrato dalla regione è importante e riconosciuto, per questo nasce la richiesta di un intervento volto ad aumentare l’ammontare dei contributi previsti sui Bandi Misura 11, (sottomisura 11.1 e 11.2) per coloro che adottano o mantengono pratiche e metodi di produzione biologica.
La Regione Marche, ricordano infatti Bernetti, Savini e Castellucci porta come fiore all’occhiello il fatto di essere leader sulle coltivazioni bio, specie nel settore vitivinicolo, ragione per la quale uno sforzo in tale settore appare pienamente giustificato: “Non è una spesa – hanno ribadito – è un investimento sul futuro”!