Si è avviato il percorso partecipato per il rinnovo, per la quinta volta, del riconoscimento Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) del Parco dei Sibillini, importante certificazione assegnata da Europarc Federation, fondata sulla collaborazione di soggetti pubblici e privati per elaborare e promuovere un’offerta turistica sostenibile delle aree protette interessate.
L’incontro è avvenuto presso la sede del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, con la partecipazione di Guido Castelli, Commissario alla Ricostruzione Sisma 2016, Andrea Spaterna, Presidente del Parco, Alessandro Gentilucci, Vicepresidente del Parco, Michele Franchi, Presidente della Comunità del Parco e Maria Laura Talamè, Direttore del Parco, affiancati dall’assistenza tecnica diStefano Landi e Maria Novella Sbaraglia di SL&A Turismo e Territorio.
Si è aperto così il calendario di incontri che avverranno prossimamente in diversi comuni; essi saranno articolati in tavoli tematici e territoriali, che vedranno impegnati i diversi stakeholders del territorio con idee, proposte, impegni volti all’elaborazione di un piano di azioni concreti per il miglioramento della fruizione turistica dell’area del Parco.
Durante l’incontro è stata posta l’attenzione su diverse fragilità del territorio e sui punti di forza su cui fare leva per risollevare la situazione.
“Emergenza sisma, emergenza ambientale ed emergenza demografica, sono tre aspetti che vanno considerati e che insieme dobbiamo combattere – ha detto il commissario Guido Castelliall’apertura del forum. – Fondamentale è la presenza dell’uomo senza la quale assisteremmo ad uno sgretolamento del territorio. È importante la connessione tra tutte le istituzioni, con il Parco in particolare, per una politica di promozione e coesione delle nostre Comunità”.
Il presidente del Parco Andrea Spaterna ha sottolineato l’importanza di un processo partecipativo, per definire un piano di concertazione territoriale, basato su un rapporto di stretta collaborazione tra pubblico e privato, laddove le politiche di tutela e conservazione possano sempre più integrarsi con quelle di sviluppo.
Il Vicepresidente del Parco Alessandro Gentilucci e il Presidente della Comunità Michele Franchi hanno proseguito sul tema dello sviluppo, concentrandosi sulla necessità di rendere il territorio ricco di servizi ed efficiente da molteplici punti di vista, attraverso una modalità di collaborazione a rete, condivisa e partecipata, che guardi alle reali identità ed esigenze del territorio.
“Serve uno sviluppo che possa coniugare le opportunità sociali ed economiche legate al turismo – ha detto Maria Laura Talamè, direttore dell’Ente Parco – che si concili con le esigenze di conservazione. È fondamentale ascoltare le esigenze di chi vive sul territorio e di chi sviluppa economia. Dobbiamo comporre i singoli elementi della filiera turistica in un quadro di breve e lungo termine per tutti”.
In questi valori si riconosce la DMO Sibillini, ha spiegato Domenico Ciaffaroni. Capire elementi di forza e di debolezza, conoscere competitor e sviluppare infrastrutture sono difatti obiettivi in linea con la CETS, alla quale i nove comuni facenti parte della DMO vogliono allinearsi.
Al fine di avere una visione d’insieme completa e attendibile, Maria Novella Sbaraglia, di SL&A Turismo e Territorio, ha presentato i risultati di una prima analisi effettuata sugli stakeholder come istituzioni e operatori economici, da cui sono emerse le criticità ed i punti di forza.
A seguire, Stefano Landi, Presidente di SL&A Turismo e Territorio, ha trattato sette punti chiave su cui riflettere.
Partendo dal rapporto inscindibile tra ambiente e uomo, ha proseguito con il concetto della marcacome ombrello per soggetti più piccoli che beneficiano della sua notorietà. Ha poi fatto notare come la parola ‘parco’ oggi abbia un’accezione positiva, mentre ‘sostenibilità’ abbia oramai perso di significato e necessiti di ulteriori qualifiche. In seguito ha trattato il tema dell’acqua, centrale nel contesto del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, elemento di benessere determinante la qualità della vita.
La stagionalità, tema caldo nel settore turistico, è stata spiegata attraverso esempi di marketing territoriale di altre regioni, che puntano alla ‘pluristagionalità’ e a contratti di lavoro annuali anche nel turismo. A seguire un altro problema attuale, il troppo successo: numero eccessivo di visitatori in poco tempo e nello stesso luogo. Una possibile soluzione risiede nel sistema di prenotazione.
Infine, per promuovere è necessario conoscere i canali di comunicazione per il target di riferimento. Fondamentale quindi sapere che tra gli under 19, solo il 2% legge quotidiani, mentre il 97% si informa online.
L’incontro si è chiuso con i saluti del Presidente dell’Ente Parco Andrea Spaterna per il quale “Ci sono i presupposti per una Quinta strategia fatta di confronto e condivisione, per valorizzare e promuovere il territorio nel suo insieme, pur nel rispetto delle singole specificità. Si apre ora la strada ad un nutrito calendario di prossimi incontri, al fine di rendere la strategia di tutti quelli che a diverso titolo operano nel settore del turismo, quale principale linea di sviluppo per il territorio, e che contribuiscono ogni giorno ad accrescere l’immagine e quindi il potere attrattivo del Parco. Perchè chi cammina da solo va più veloce, ma chi cammina insieme va sicuramente più lontano.”