Friday 22 November, 2024
HomeMarcheAttualità MarcheFermo, i saluti del Questore Rosa Romano che va in pensione

La Romano aveva ricevuto un attestato di fine carriera in occasione del Premio Marchigiani dell’Anno a Senigallia (AN), lo scorso 24 giugno

Il 6 luglio il Questore di Fermo, Dirigente Superiore della Polizia di Stato Dott.ssa Rosa Romano ha salutato tutte le Istituzioni presenti sul territorio, i Funzionari e il personale della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno per l’ultima volta, perché dopo più di 37 anni al servizio dell’Amministrazione della Polizia di Stato e della collettività, va in quiescenza.

Il Questore Romano si è insediata presso la questura di Fermo il 1 settembre 2020 e ha guidato la Questura per quasi tre anni. Nel tracciare un sintetico bilancio della sua permanenza in questa Provincia, il Questore ha voluto sottolineare che quelli trascorsi nella splendida Provincia fermana, sono stati anni di intenso lavoro teso a mantenere alti i livelli di sicurezza del territorio, come dimostrano i risultati conseguiti dai funzionari e dal personale della Questura di Fermo.

Un periodo di permanenza contrassegnato da un evento che ha segnato la pandemia Covid-19, che ha visto l’impegno sul terrritorio della Polizia di Stato dimostrando sensibilità e resilienza, non solo nelle attività ordinarie garantendo la sicurezza per la collettività, ma soprattutto comprendendo e condividendo i bisogni e i timori dei cittadini, senza mai trascurare di ascoltare il territorio.

Quello trascorso nella Provincia di Fermo, ha sottolineato il Questore Romano, è stato un periodo complesso ed entusiasmante, ricco di esperienze che hanno contribuito alla sua formazione umana e professionale, e le hanno consentito di offrire il suo contributo sincero, leale ed incondizionato a tutte le Istituzioni presenti sul territorio che hanno sempre collaborato fattivamente al di là di ogni credo politico avendo come unico obbiettivo il raggiungimento del benessere del cittadino.

Il Questore ha ringraziato per la fattiva collaborazione offerta durante gli anni della sua permanenza a Fermo alla guida della Questura, anche la Prefettura, in particolare i prefetti che si sono avvicendati, la Prefetta Vincenza Filippi e soprattutto il Prefetto Michele Rocchegiani nei confronti del quale ha espresso parole di ringraziamento, di profondo rispetto, stima e amicizia.

La Dottoressa Romano ha sottolineato, inoltre, che se è stato possibile presidiare il territorio con una costante e continua presenza di Forze di polizia, lo si deve al lavoro di squadra fatto anche insieme alle altre Forze di polizia presenti nella Provincia fermana: i Carabinieri e la Finanza.

L’impegno personale della Questura di Fermo è stato notevole in questi anni, è stato fatto il massimo sforzo con poche risorse umane. È stato fatto un grande lavoro ma non bisogna mai abbassare la guardia, dobbiamo esserci sempre, per rendere la vita del cittadino migliore.

Il Questore di Fermo, con grande emozione, ha salutato tutte le Istituzioni presenti e la cittadinanza, ringraziando l’Amministrazione della Polizia di Stato per averle consentito di conoscere un nuovo territorio, quello fermano, vivendo intensamente la provincia con le sue abitudini, i sui usi e costumi, al punto da sentirsi parte integrante di esso come se fosse il territorio in cui è nata.

Il Questore, inoltre, ha rivolto sentite parole di ringraziamento al suo personale, tutti gli uomini e le donne che ha incontrato durante il suo percorso professionale, colleghi di ogni qualifica ai quali ha dato il suo sostegno e dai quali ha imparato tanto; un processo di interscambio che le ha dato tanto facendola crescere sia come poliziotto che come essere umano.

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.