Friday 18 October, 2024
HomeMarcheAttualità MarcheBiolaboratorio a Pesaro, insorgono le associazioni animaliste

Oipa e altre associazioni chiedono che il progetto non preveda la costruzione di stabulari per detenere animali destinati alla sperimentazione. Il sindaco Ricci: “Nessun pericolo, anzi opportunità per Pesaro”.

Si torna a parlare del caso di Pesaro dopo la manifestazione del 1 maggio contro l’istituzione a Torraccia di un laboratorio dell’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche di biosicurezza di livello 3 (Bsl3).

In questo laboratorio – precisa l’Oipa in una nota – sono previste “sperimentazioni e manipolazioni, in vivo e in vitro, di agenti virali pericolosi per la salute animale e dell’uomo in condizioni di massima sicurezza e di contenimento biologico”.

Secondo quanto inserito nelle delibere della Giunta comunale del 3.08.22 e del Consiglio Comunale del 24.10.22, in questo laboratorio si procederebbe alla realizzazione di “stalle contumaciali per la stabulazione di grandi e piccoli animali in grado di garantire misure di bio-contenimento e bio-sicurezza nei confronti di agenti infettivi”.

Oltre alle associazioni che si sono organizzate per manifestare a Pesaro e in tutto il territorio nazionale, anche le associazioni animaliste e ambientaliste del territorio Enpa, Eze, Lav, Lupus in Fabula Oipa si stanno mobilitando contro la realizzazione del laboratorio di biosicurezza di livello 3 nel pesarese, dopo l’acquisto di un terreno a Pesaro, da parte dell’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche.

Tornando alla manifestazione del 1 maggio, nei giorni successivi si sono innescati botta e risposta tra le organizzazioni ed il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, che non è rimasto indifferente. “Rassicuro i cittadini sull’assenza di pericolo per la salute, anzi è un’occasione per maggior tutela e controllo, ed un’opportunità per la città, che avrà la possibilità di investire nuove risorse“. Sulla manifestazione, ha definito con “complottismo e difficoltà di poter rispondere ad argomenti fuorvianti“.

L’Oipa ha ribadito nei giorni scorsi circa la necessità “di un incontro con le istituzioni comunali al fine di fare chiarezza su una situazione che sta allarmando i cittadini e gli enti di tutela animale e ambientale“, garantendo invero pieno “supporto a laboratori che si occupino di ricerca human-based nel pieno interesse della salute pubblica e della tutela degli animali”.

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.