Biancani e Conti: «Un progetto importante per l’ambiente e il sociale perchè diminuisce l’inquinamento attraverso la produzione di energia da fonti rinnovabili e alleggerisce le bollette dei soggetti che ne fanno parte». Faranno parte della prima CER regionale il Comune, con la scuola Galilei di Borgo Santa Maria, la Parrocchia, i cittadini e un’impresa privata
«Parte a Pesaro la prima CERS, Comunità Energetica Rinnovabile Solidale». Ad annunciarlo sono il sindaco di Pesaro Andrea Biancani e l’assessora all’ambiente Maria Rosa Conti che spiegano: «Si tratta di un progetto importante dal punto di vista ambientale e sociale, perché permetterà di ridurre gli sprechi, diminuire l’inquinamento attraverso la produzione di energia da fonti rinnovabili e alleggerire le bollette dei soggetti che ne fanno parte».
“Base” della prima Comunità Energetica Rinnovabile Solidale di Pesaro, per il Comune è la scuola Galilei di Borgo Santa Maria, dove sarà realizzato l’impianto fotovoltaico con una potenza superiore al fabbisogno di energia dell’edificio. L’eccesso potrà essere consumato non solo da chi la produce, ma anche dagli altri partecipanti della comunità, che oltre all’Amministrazione prevede 27 tra famiglie, parrocchia e un’impresa.
Non finisce qui, perché in base al dimensionamento e al profilo della Cer si può produrre un risparmio per gli utenti, perché l’autoproduzione in eccesso può essere venduta al gestore nazionale e il credito riconosciuto può alleggerire le bollette dei partecipanti alla comunità.
«Siamo molto orgogliosi di realizzare questo progetto che ha il duplice obiettivo di ridurre l’impatto di CO2 e contribuire ad abbattere i costi dei servizi energetici, riducendo gli sprechi e fornendo un aiuto concreto alle famiglie in povertà energetica del territorio», commentano. «Non si tratta di una semplice Comunità Energetica Rinnovabile, ma sarà anche Solidale con il Comune di Pesaro in prima linea che avrà il ruolo attivo di produttore e consumatore».
“Pesaro, Comunità Sostenibile”, questo il nome del progetto che racconta la CERS di Pesaro, è stato il primo ad essere sostenuto anche dalla Regione Marche, che lo co-finanzia con un contributo di circa 130mila euro, sugli oltre 210mila euro complessivi.
«Ridurre gli sprechi e l’inquinamento attivando una rete di solidarietà è l’obiettivo con cui la nostra CERS è stata ideata», ha spiegato Antonio Vitale, che insieme al parroco della chiesa di San Maria Regina, don Giorgio, è stato uno dei primi sostenitori del progetto che ha come capofila il Quartiere 8.