L’Aquila reale protagonista di un progetto del GAL Montefeltro Sviluppo che unisce tutela ambientale, ricerca scientifica e turismo sostenibile
Da secoli domina i cieli delle Marche, regina silenziosa delle vette e simbolo di libertà. Oggi l’Aquila Reale torna protagonista di un progetto che unisce scienza, tecnologia e racconto del territorio: si chiama “Aquile delle Alte Marche – Nei cieli d’Appennino”, ed è promosso dal GAL Montefeltro Sviluppo con il sostegno del PSR Marche 2014–2020.
Grazie all’installazione di telecamere di ultima generazione, sarà possibile osservare in diretta la vita di questi magnifici rapaci all’interno di due sale multimediali: una nella Riserva Naturale Statale della Gola del Furlo, l’altra nella Geoteca del Comune di Carpegna, nel cuore del Parco Sasso Simone e Simoncello. Un’esperienza immersiva che permetterà a cittadini e visitatori di conoscere più da vicino gli abitanti storici dei cieli appenninici e la straordinaria biodiversità del territorio.
Un patrimonio naturale e storico unico
L’Aquila Reale è da sempre sentinella dei territori montani marchigiani. Le pareti rocciose della Gola del Furlo ospitano quattro nidi attivi: uno di questi, secondo gli studiosi, potrebbe essere lo stesso descritto nel XVI secolo dal botanico Costanzo Felici in una lettera a Ulisse Aldrovandi, il padre della storia naturale.
Oggi, oltre alla coppia del Furlo, altre aquile nidificano tra Monte Carpegna, Catria, Nerone e Petrano, confermando la straordinaria qualità ambientale dell’area, dove la ricchezza della catena alimentare garantisce equilibrio e continuità agli ecosistemi.
Custodi di questa conoscenza sono i “Birders del Furlo”, associazione di appassionati guidata da Maurizio Saltarelli. Con passione e competenza, i volontari accompagnano escursionisti e visitatori alla scoperta dei segreti dei rapaci: dal corteggiamento in volo, tra i più spettacolari del regno animale, fino alle cure parentali e alla fedeltà di coppia che caratterizza l’Aquila Reale. Le loro migliaia di ore di osservazione costituiscono oggi una risorsa scientifica preziosa per la conoscenza dell’avifauna locale.
Dalla scienza all’emozione: un progetto per tutti
Il progetto “Aquile delle Alte Marche” nasce da un protocollo d’intesa tra il GAL Montefeltro Sviluppo, la Riserva Naturale Statale Gola del Furlo, l’Ente Parco Interregionale Sasso Simone e Simoncello e il Comune di Carpegna.
Oltre alle immagini in diretta dai nidi, le due sale multimediali offriranno approfondimenti scientifici, contenuti interattivi e percorsi educativi per sensibilizzare cittadini e turisti sulla tutela dei rapaci e sul valore ecologico degli habitat appenninici.
Le attività di ricerca e valorizzazione sono affidate a Co.R.A. Lab, spin-off dell’Università di Urbino Carlo Bo, con il contributo dei docenti e ricercatori Fabio Musso, Marco Cioppi, Mauro Dini, Riccardo Santolini ed Elena Viganò.
Natura, cultura e sostenibilità in un solo sguardo
Con “Aquile delle Alte Marche”, il cielo diventa un laboratorio di conoscenza e meraviglia: un viaggio sospeso tra emozione e scienza, in cui natura, tutela e turismo sostenibile si fondono in un’unica narrazione. Un progetto che racconta, attraverso le immagini dell’Aquila Reale, la bellezza e l’identità dell’Appennino marchigiano, dove la libertà del volo incontra la cura e l’impegno dell’uomo per un futuro più consapevole.