Lo scorso venerdì, in una cella di isolamento di Montacuto, il giovane Matteo Concetti è morto suicida all’età di 25 anni. Il ragazzo, originario del fermano, si trovava in carcere per scontare alcuni reati minori nonostante soffrisse di un diagnosticato disturbo di bipolarità.
Il fatto è subito stato ripreso dalle cronache nazionali. Un caso nel quale il carcere non avrebbe tutelato il detenuto, considerato, secondo il parere medico depositato dal suo avvocato, “incompatibile” con una misura di detenzione.
Arrivato ad Ancona a fine novembre, Matteo si trovava in isolamento dal 4 gennaio per un provvedimento disciplinare.
“Mio figlio aveva un disturbo psichiatrico accertato, era bipolare, in carcere non ci poteva stare. Tantomeno in isolamento, senza nessuno che lo controllasse, impaurito e agitato com’era”, ha dichiarato a Repubblica la mamma del ragazzo, Roberta Faraglia.
La Procura di Ancona ha aperto un fascicolo contro ignoti per istigazione al suicidio.