Friday 10 May, 2024
HomeMarcheAttualità MarcheA Villa Igea, la prima tecnica mininvasiva per la stenosi uretrale della Regione

Il Dottor Angelo Cafarelli: “tecnologia che mira a fornire un immediato sollievo al paziente”

Un trattamento mininvasivo per la stenosi (restringimento) uretrale maschile e delle recidive. La nuova tecnica è stata utilizzata ed introdotta per la prima volta nelle Marche, dalla Casa di cura Villa Igea di Ancona. Gli scorsi giorni infatti, l’Unità Operativa di Urologia robotica e mininvasiva diretta dal dottor Angelo Cafarelli, ha trattato due pazienti, di 30 e 45 anni, impiegando un catetere con un palloncino, nuova tecnologia sviluppata da un’azienda del Minnesota.

L’impiego del catetere permette di allargare il diametro dell’uretra e di procedere con una procedura endoscopica transuretrale della durata di pochi minuti al termine della quale viene poi rimosso. I due pazienti, operati in regime di Day Surgery, sono stati dimessi.

La tecnica si utilizza anche in caso di recidive. Nell’uomo un nuovo restringimento dell’uretra dopo essersi sottoposti a un intervento urologico per ripristinare il flusso è un problema molto comune, che riguarda dal 15 al 30% dei pazienti da interventi tradizionali come l’uretrotomia.

Il catetere con palloncino – spiega il dottor Angelo Cafarellirappresenta il primo trattamento mininvasivo specificamente progettato per le stenosi uretrali anteriori maschili. Questa tecnologia mira a fornire un immediato sollievo sintomatico allargando il lume uretrale attraverso la dilatazione del palloncino, mantenendo contemporaneamente la pervietà a lungo termine dell’uretra grazie all’applicazione circonferenziale e locale di un agente antimicotico che inibisce la proliferazione e la migrazione cellulare, con un impiego simile a quello in ambito cardiovascolare per prevenire la ricorrenza di stenosi dopo l’angioplastica. Questo farmaco abbatte il rischio di recidive”.

Secondo recenti studi, il miglioramento sintomatico ottenuto mediante il trattamento con questo dispositivo è stato mantenuto per tre anni in una popolazione a rischio elevato di ricorrenza delle stenosi.

Anche la riduzione dell’Indice dei Sintomi Prostatici Internazionale (IPSS) del 72% per una popolazione con sintomi moderati a gravi all’inizio è un risultato clinicamente significativo. Dunque, questa nuova tecnologia consente di ridurre i re-interventi e offre risultati ottimali in termini di qualità di vita per i pazienti”, conclude l’urologo.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio.